Le ultime notizie sulla Scuola ad oggi, martedì 8 novembre, sono relative al decreto sulla 'scuola breve', ormai prossimo alla firma del ministro Giannini. La scorsa settimana il quotidiano economico 'Italia Oggi' aveva parlato di cento scuole come oggetto della nuova sperimentazione (a dire il vero non nuova del tutto...) che dovrebbe partire dal prossimo mese di settembre: ebbene, il numero odierno del quotidiano rettifica tale numero, parlando, invece, di una platea di destinatari ridotta a 60 scuole (tra licei, istituti tecnici e professionali) che andranno a completare il ciclo superiore in quattro anni anzichè cinque.

Il nuovo decreto andrà a sancire anche la chiusura della vecchia sperimentazione, ancora in corso, sperimentazione che ha riguardato undici istituti.

Ultime news scuola, martedì 8 novembre 2016: via al decreto 'Scuola breve' per 60 scuole

La ragione della riduzione del numero delle scuole verrà disposta per evitare di rinviare il decreto al CSPI (Consiglio Superiore Pubblica Istruzione), iter che avrebbe rallentato in maniera consistente i tempi della procedura, con il rischio di non riuscire più a fare in tempo ad iniziare da settembre 2017, così come imposto dal decreto stesso. Oltre alla riduzione delle scuole da 100 a 60, l'altra novità riguarda la composizione delle classi che dovrà rispettare i vincoli attualmente esistenti.

In questo modo, il Miur dovrebbe riuscire a fare in tempo a pubblicare il bando di selezione entro fine anno (termine massimo 31 dicembre 2016).

Scuola breve, decreto Giannini: bando selezione entro dicembre 2016, si parte da settembre 2017

Come precedentemente anticipato, studenti e famiglie dovranno dare il loro OK in merito alla candidatura della propria scuola, accettando, quindi, di incorporare le ore di lezione previste nell'ultimo anno scolastico: in media si tratterebbe di recuperare un migliaio di ore, con punta massima per l'artistico (1155 ore) e minima per lo scientifico (990).

In ogni caso, il decreto prossimo alla firma del ministro Giannini non prevederà il recupero totale delle ore, anche perchè il Miur ha deciso di puntare sulla flessibilità e sull'utilizzo di modalità didattiche innovative: le scuole (statati ma anche paritarie) che aspireranno alla sperimentazione del ciclo breve, dovranno, pertanto, distinguersi nell'utilizzo delle tecnologie e dei laboratori, nell'insegnamento di più discipline in lingua straniera (Clil) e in altre attività 'eccellenti' come progetti di scambio studenteschi, summer school e olimpiadi scolastiche.