La Legge di stabilità 2017, insieme allo ‘jobs act autonomi’, prevede delle novità per i professionisti e i lavoratori autonomi nel 2017, ad iniziare dal regime forfettario e dei minimi. Vediamo quindi in ordine d’importanza quali sono. Per le Partite IVA si modifica del limite oltre il quale si rientra nel regime ordinario.

Il decreto fiscale ad essa collegato prevede in breve che il limite di giro d’affari imposto per il regime forfettario può essere superato per duevolte in cinqueanni senza che ciò generi il passaggio automatico al regime ordinario.

Ricordiamo che con la legge di stabilità 2016 possono aderire al forfetario a decorrere dal 1^ gennaio 2016 le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arte o professione che nell’anno solare precedente hanno conseguito ricavi o compensi non superiori a 15.000 euro. Si tratta un importante cambiamento che interessa i “piccoli” professionisti e in generale le partite IVA senza fatturati importanti.

Ecco come cambia il regime dei minimi dal 2017

Se fino a poco tempo chi sconfinava la soglia prestabilita tornava l’anno successivo al regime ordinario in modo automatico, con un notevole aggravio in termini di costi fiscali, dal 2017 invece le due volte in cui il limite del regime può essere oltrepassato potranno essere anche non consecutive.

Non si perderà la tassazione forfettaria del 15%.Sui compensi oltre la soglia si pagherà un’aliquota del 27%. Potrà rientrare nel regime forfettario anche chi esportata dei beni prodotti fuori dall’U.E. La prossima finanziaria 2017 sostiene anche i lavoratori autonomi nell’attivazione di nuovi investimenti. Sarà inoltre possibile beneficiare di iperammortamento e superammortamento sui beni strumentali.

Si compra per 1000 euro e si scarica per 1.400 euro o 2.500 euro se si tratta di determinati beni.

Dal 2017 arriva l’Iri e sarà possibile applicare ai contribuenti in contabilità semplificata il regime “per cassa” ( le tasse si pagano quando il compenso viene percepito).Chi decide di tornare in Italia pur lavorando all’estero ha la possibilità di beneficiare di rilevanti sconti fiscali.Una riforma molto attesa è anche quella sugli studi di settore posto che saranno sostituiti da indicatori di compliance.

Il decreto fiscale per il 2017, collegato alla nuova finanziaria, prevede misure per le semplificazioni, il venir meno degli studi di settore e di alcune presunzioni fiscali dal 2017. A ciascun contribuente sarà assegnata una valutazione (con punteggio da 1 a 10) ovvero la cosiddetta “pagella di affidabilità”: il contribuente modello sarà esentato dagli studi di settore. Gli indici sintetici serviranno a determinare il reddito, prendendo in considerazione i dati degli otto anni precedenti. L'obiettivo del decreto è quello di ridurre gli adempimenti fiscali.Infine, oltre alla voluntary disclosure il decreto fiscale collegato alla legge di bilancio permette di rottamare le cartelle Equitalia.

Cosa prevede il'jobs Act' degli autonomi?

Il DL sugli autonomi introduce fra i cambiamenti più rilevanti anche quello sul pagamento delle fatture.

Non potranno essere ammessi pagamenti oltre i 60 giornie le relative clausole corrispondenti saranno nulle insieme a quelle che consentono al committente di modificare unilateralmente le condizioni del contratto o di recedere senza preavviso. Prevista anche una proroga nel 2017 -2018 a favore delle lavoratrici autonome che consente di pagare con il voucher l’asilo nido o la baby sitter (600 euro per massimotre mesi).

Si mira anche ad assicurare l’erogazione di prestazioni sociali per tutti gli iscritti alle casse previdenziali dei professionisti colpiti da gravi patologie o che hanno avuto una significativa riduzione del reddito. I liberi professionisti infine saranno aiutati anche dai servizi per l’impiego a trovare un occupazione, se disocuppati.