Dopo tre giorni di vertici tra l'esecutivo, la maggioranza i relatori, entrerà nel vivo domani (domenica 20 novembre), con l'avvio della votazione degli emendamenti, l'iter per l'approvazione della legge di Bilancio 2017 che prevede al suo interno anche la tanto attesa riforma Pensioni. Proprio sulla previdenza si attendono importanti novità anche dagli emendamenti: dalla proroga dell'Opzione donna alla Quota 41 per i lavoratori precoci, dalla salvaguardia definitiva degli esodati a modifiche all'Ape fino alla no tax area pensionati.

La manovra in commissione Bilancio alla Camera

La riunione in commissione Bilancio di Montecitorio, guidata dal presidente Francesco Boccia, prenderà il via, salvo imprevisti, alle ore 15.30 di domenica 20 novembre. I parlamentari saranno chiamati a dire la loro su 900 emendamenti segnalati dai gruppi politici e dalle commissioni parlamentati ma anche sulle proposte di modifica presentate dall'intergruppo delle donne che sono state accolte "fuori quota" e sugli emendamenti che arriveranno dal governo, tra i quali dovrebbero esserci quello per la proroga di Opzione donna è quello contro i bagarini online. Dunque si fanno sempre più concrete le possibilità di una nuova proroga del regime sperimentale per la pensione anticipata delle lavoratrici.

I lavori della commissione Bilancio della Camera continueranno sino a mercoledì notte o anche fino a giovedì mattina (24 novembre), dunque in ritardo rispetto al calendario parlamentare precedentemente stabilito. A tal proposito, Boccia (Pd), ha già chiesto alla presidente della Camera Laura Boldrini un giorno in più di tempo per la votazione degli emendamenti alla legge di Bilancio 2017.

Diversi gli emendamenti sulla riforma delle pensioni

L'esame del ddl della manovra economica e finanziaria in aula a Montecitorio dovrebbe così inizia venerdì prossimo 25 novembre. Il Governo Renzi, secondo quanto si apprende dall'Agi, potrebbe chiedere la fiducia sul testo in modo che l'aula di Montecitorio possa varare la manovra in prima lettura entro domenica 27 novembre, anche in considerazione del fatto che il giorno dopo - 28 novembre - scatterà il periodo di pausa dei lavori parlamentari sino al prossimo 4 dicembre, giorno in cui i cittadini sono chiamati alle urne per il referendum costituzionale.

Dopo il Sì o il No alla riforma costituzionale targata Renzi-Boschi la discussione sulla legge di Bilancio che contiene anche la tanto attesa riforma pensioni riprenderà dalle commissioni del Senato della Repubblica.