Le ultime novità al 15 novembre 2016 sulle pensioni precoci e anticipate ruotano intorno agli emendamenti presentati, l'iter di modifica alla Legge di Bilancio 2017 è ancora lungo, ma il quadro si fa più chiaro, cosa cambierà dal 2017 per gli aspiranti pensionandi e chi potrà accedere alla quiescenza con la Quota 41? I dettagli ed il punto della situazione ad oggi.
Novità pensioni precoci, quota 41 ambita da tutti ma usufruibile da pochi
Ricordiamo che il clima rovente che aleggia intorno alla Legge di Bilancio 2017 e alle possibile modifiche, è partito l'esame alla Camera degli emendamenti presentati, non scoraggia i lavoratori precoci, che continuano a presenziare in trasmissioni televisive che si occupano di previdenza e a manifestare in piazza per rivendicare la quota 41 per tutti senza se e ma.
Il 12 novembre scorso si è tenuta con successo la manifestazione a Torino ed a Palermo dinanzi alla Prefettura, quest'oggi, 15 novembre 2016, Flavia Kvesto, coordinatrice del comitato Lavoratori Precoci Uniti di Trieste, ha avuto modo, ospite a Mi Manda RaiTre, di ribadire l'ingiustizia che i precoci stanno vivendo.
I lavoratori si sentono nuovamente presi in giro da questo Governo, che a lungo si è confrontato con loro, dando segni di comprensione, in primis Nannicini, per poi decidere per una manovra, dice Occhiodoro scrivendo al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che non può essere condivisa. "Perché, chiede Occhiodoro nella sua missiva resa pubblica su Facebook, "continuate a dire che il DdL 857 sarebbe costato troppo, quando non è vero?
Su quali basi lo avete “ prezzato”? Perché non avete preso in considerazione nessuno dei nostri suggerimenti in merito ad una mediazione tra le nostre richieste e le vostre decisioni, possibile valga la legge “ vi ascolto ma poi decido io?".
Ultime news pensioni precoci, platea in aumento ma non sufficiente
Tra egli emendamenti proposti alla LdB2017 dalla Commissione Lavoro: l'estensione dei mestieri considerati usuranti ad altre 8 categorie di lavoro, rispetto agli 11 già considerati tali.
La diminuzione di un anno, da 36 a 35, dei contributi richiesti per poter accedere alla quota 41 senza penalità e all'APE social, assegno pensionistico anticipato a costo zero, l'abolizione del requisito dei 6 anni continuativi di lavoro in uno dei mestieri gravosi. Molte attività, si pensi ai cantieri edili, non garantiscono tale continuità e ridurrebbero eccessivamente la platea dei possibili beneficiari.
Ormai certo lo stop alle penalizzazioni per i precoci dal 2018, che avendo maturato i requisiti contributivi richiesti dalla Fornero, potranno accedere alla quiescenza senza penalità legate al requisiti anagrafico. Qualcosa certamente è cambiato, ma a detta dei precoci, che ambivano alla quota 41 per tutti, i paletti messi dal Governo sono eccessivi e le risorse stanziate per il primo anno, solo 360 milioni di euro, davvero troppo poche. Quanti Stuntman esistono tra i precoci, si chiedono basiti i lavoratori che leggono con stupore della nuova categoria proposta tra i mestieri gravosi? E con quale criterio, si chiedono, vengono considerati gravosi taluni mestieri, maestra d'asilo nido e d'infanzia in primis, rispetto ad altri?
Perché il Governo continua a fare differenze e a creare disuguaglianza tra la stessa categoria di lavoratori? I 'quarantunisti', richiedono con forza, di poter accedere tutti, senza distinzione alcuna, dopo 41 anni di contributi versati alla meritata pensione.
Per conoscere la sorte definitiva dei lavoratori precoci non resta molto da attendere, stando, infatti, al calendario della Camera la discussione in Commissione Bilancio dovrebbe concludersi entro il 22 novembre 2016 e il testo dovrebbe essere consegnato in Aula dal 23 Novembre. Resta alta la probabilità, vista la complessità dei temi trattati e la mole degli emendamenti presentati, che il termine slitti oltre, non più tardi però del 27 novembre, data in cui di dovrebbe conoscere il testo approvato.