Le ultimissime novità al 14 novembre 2016 sulle pensioni precoci arrivano direttamente dal web; Roberto Occhiodoro, amministratore del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', ha postato una lunga missiva che ha indirizzato al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Occhiodoro, dopo la risposta fornita dal team di Nannicini ad un altro membro del gruppo, Andrea detto il Toscano, in risposta alle sue critiche inerenti la validità della riforma Pensioni 2017, non ci sta alla motivazione di una riduzione di platea per la Quota 41 determinata da principi di 'equità sociale' e le 'canta' a Nannicini.
La lettera è ricca di contenuto e dati, vi consigliamo quindi, dovendo estrapolarne solo alcune parti, di leggerla per intero nella pagina ufficiale Facebook dei lavoratori precoci.
Novità pensioni precoci, Occhiodoro vs Nannicini: quale equità sociale vede in questa riforma?
"Ho letto con molta attenzione le risposte date dal Suo staff ad alcune mail inviatele da alcuni nostri iscritti, Andrea detto il Toscano e Ignazio Panetta, e mi hanno colpito molto alcune considerazioni fatte". Così inizia la lunga missiva di Roberto Occhiodoro che analizza con cura le parole dette da Tommaso Nanncini e ne richiede spiegazione. Nella fattispecie, aggiunge, mi hanno colpito le frasi concernenti i principi di equità sociale, di Equità attuariale, i principi di flessibilità in uscita, che a suo avviso, se si basano sulla libertà di scelta devono essere costosi, se si basano sul bisogno è corretto siano gratis.
Se pensiamo, precisa Occhiodoro, ai pochi fondi stanziati per le pensioni rispetto a quello stanziato per salvaguardare altri enti Industrie e Banche in primis, "di quale equità parliamo Professore? A me sembra che ormai da anni, in questo Paese qualcuno (pochi) è più uguale di altri ( la maggioranza). D’altra parte ci sono i dati OCSE a confermarlo: in Italia il 25% delle famiglie detiene il 70% della ricchezza".
Precoci e quota 41 per pochi, riforma non condivisibile: non è questa l'equità
Nella sua risposta, prosegue l'analisi di Occhiodoro, Si parla anche di una riforma pensioni 2017 che pensa ad un “corretto rapporto fra generazioni”, quale rapporto può essere definito corretto se tiene legati gli anziani al mondo del lavoro fino a 70 anni ed impedisce l'ingresso delle nuove generazioni?
Ormai siamo esausti dei diktat dell'Europa, della scusa dei pochi fondi a disposizione per il comparto previdenziale, di pagare per errori e regalie concesse in passato, baby pensioni, vitalizi, pensioni d'oro, l'equità sociale è ben altro. Per questa ragione, conclude, noi non ci arrenderemo e lotteremo perché riteniamo la nostra battaglia l'unica che si identifica davvero nella ricerca della vera equità sociale. Punteremo ad una vera ridistribuzione della ricchezza, e inseguiremo l'affermazione di un diritto, quello pensionistico, che prima di essere politico, afferma Occhiodoro, è etico: "dopo 41 anni di lavoro una persona DEVE poter vivere in serenità l’ultima parte della propria esistenza".
Condividete il pensiero del precoce? A vostro avviso il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio risponderà anche a questa missiva? Vi terremo informati.