Parla di riforme costituzionali ma fa il punto anche sulla riforma Pensioni legando i due temi in questi giorni al centro dell'agenda politica: parla a tutto campo il presidente del Consiglio e leader del Pd Matteo Renzi oggi ospite in studio di Barbara D'Urso a Domenica Live su Canale 5 dove è arrivato dopo l'intervista all'ex premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. "Chi dice che la riforma c'entra con le pensioni - ha detto il premier - vi prende in giro".

Renzi ospite in studio a Domenica Live intervistato da Barbara D'Urso

Qualunque sia l'esito del referendum costituzionale sulla riforma Boschi, è il senso dell'intervento del premier, non sarà modificato il piano di riforma pensioni che prevede più flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso a nuove forme di pensione anticipata, come l'Ape sia in versione volontaria che in versione social per le categorie disagiate, la salvaguardia non più parziale a definitiva degli esodati, la proroga di Opzione donna (solo fino al 31 dicembre 2015) ma anche altre misure come le ricongiunzioni gratuite, l'ampliamento della no tax area pensionati e l'aumento delle pensioni minime con il bonus 14esima da 50 euro, che però il prossimo anno, lascia intendere il premier, potrebbe diventare da 80 euro come quello già concesso ai lavoratori dipendenti che prendono meno di 1.500 euro al mese.

Il premier parla di referendum costituzionale ma anche di riforma pensioni

"Nella manovra - ha detto oggi il premier nell'intervista d Domenica Live - quelli che guadagnano meno di mille euro di pensione minima vengono tirati su - ha spiegato - con 50 euro in più al mese". Il bonus da 50 euro potrebbe salire il prossimo anno a 80 euro, ma meglio un uovo oggi che una gallina domani, è il ragionamento di Renzi. "Non sono gli 80 euro - ha detto infatti - ma invece che aspettare l'anno prossimo per avere 80 euro - ha sottolineato - abbiamo preferito farlo subito". Misure elettorali? Di certo c'è che sulla riforma pensioni il Governo Renzi - pur lasciando irrisolte ancora molte questioni e pur essendo ancora tutte da vedere gli effettivi effetti delle modifiche sul fronte previdenziale - in vista del referendum ha cambiato rotta andando in qualche modo incontro ai sindacati e ai lavoratori.

Il piano di riforma pensioni rimarrà comunque invariato a prescindere dal risultato del referendum costituzionale. "Se vince il No - ha detto il premier - c'è lo stesso questa misura, è una riforma che abbiamo fatto - ha ricordato il premier - nella legge di Stabilità".