Sono ancora tanti, forse troppi, i dubbi che serpeggiano tra gli insegnanti in merito alla nuova procedura riguardante il bonus docenti da 500 euro e non solo per quanto concerne il meccanismo relativo all'ottenimento dello stesso.
Sono i cosiddetti 'buoni spesa' a destare le maggiori perplessità, anche perchè, a quanto pare, gli acquisti si potranno effettuare solamente in alcuni esercizi commerciali convenzionati, ovvero accreditati dal Ministero dell'Istruzione per l'accettazione del bonus. In pratica, il motto del Miur sembra essere questo 'Spendi il bonus dove ti dico io altrimenti dovrai sborsare la cifra intera'.
Ultime news scuola, venerdì 25 novembre 2016: bonus docenti, dove, come e perchè sarà difficile spenderlo
E' innegabile che le restrizioni per i docenti, rispetto allo scorso anno, siano di fatto aumentate, e non di poco: se consideriamo che solamente le grandi catene commerciali (vedi Unieuro, Trony o Mediaworld per l'elettronica o Feltrinelli per le librerie, tanto per ipotizzare qualche nome famoso) potranno accettare i buoni spesa, ci sarebbe molto da ragionare in merito a quel docente che abita in piccoli centri e che non avrà tutte queste 'comodità' sotto casa.
Un'altra domanda sorge spontanea: se non sappiamo a priori l'importo effettivo del bene o servizio che dovremo comperare, come possiamo stampare in anticipo il buono spesa?
Bonus docenti 500 euro: una 'card elettronica' ideata apposta per spazientire i docenti?
Per non parlare degli acquisti online, che, naturalmente, il Miur ha incluso nella fruizione del bonus da 500 euro. Come potrà avvenire il pagamento? E' ovvio che il docente, a priori, dovrà pagare con la propria carta di credito. Dunque, ci si chiede come potrà essere rimborsato: sarà il docente stesso a dover rimborsare se stesso (assurdo...) oppure ci si dovrà affidare, ancora una volta, alle segreterie scolastiche?
Insomma, tralasciando gli interessi e i vantaggi economici che finiranno nelle tasche dei 'brand' accreditati dal Ministero dell'Istruzione per il bonus docenti da 500 euro, restano diversi interrogativi di non facile risoluzione.
E' il caso di pensare che la 'card elettronica' sia stata ideata proprio per far si che i docenti si spazientissero e mandassero definitivamente a quel Paese il bonus? A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, come soleva affermare un certo Giulio Andreotti.