E' stato finalmente siglato l'accordo sulla mobilità docente 2017-2018 tra Miur e sindacato, anche se rimangono in sospeso numerosi dubbi, non ancora affrontati.

Cosa prevede l'accordo sulla mobilità dei docenti

  • superamento del vincolo triennale
  • scelta di 15 preferenze: fino a 5 scuole e fino a 10 ambiti
  • equiparazione tra servizio pre-ruolo e ruolo
  • il 60% dei posti disponibili sarà assegnato alle nuove assunzioni, il 30% alla mobilità, il 10% alla mobilità professionale

Come si può evincere dai punti siglati:

  • tutti potranno liberamente presentare domanda di mobilità indipendentemente dall'anno di assunzione;
  • possibilità di passare da ambito a Scuola;
  • ampio spazio alle nuove assunzioni da Gae e GM;
  • presentazione della domanda in un'unica fase.

I nodi da sciogliere

  • i docenti titolari su ambito e con contratto triennale possono presentare domanda di mobilità?
  • il servizio svolto nelle scuole paritarie è valido?
  • verrà abolito il vincolo quinquennale sul sostegno?

Questi e molti altri i dubbi che pervadono i docenti delle nostre scuole e alla quale non riescono a dare una risposta concreta.

Le percentuali sicuramente fanno capire la volontà del Ministero di svuotare le GaE e le Gm dando ampio spazio alle nuove assunzioni; se da un lato avvantaggia quest'ultimo , è pure vero, che l'anno precedente miglia di docenti hanno dovuto lasciare i propri affetti e partire per il Nord, senza nessuna garanzia di ritorno, viste le percentuali; senza parlare dei Docenti Immobilizzati ai quali l'anno precedente era stato concesso il 100% dei posti disponibili e precedenza assoluta su tutti. Ricordiamo che non tutti sono riusciti a tornare nella propria terra, nonostante la buona volontà del Governo a voler aiutare tutti quei docenti che per anni hanno lavorato con impegno e vera dedizione nelle scuole del Nord, dove hanno cumulato professionalità ma anche tanti sacrifici.

Per tutti quelli che non ce l'hanno fatta questo nuovo accordo non tiene conto per nulla di queste situazioni. Lodevoli le intenzioni del nuovo Ministro di voler iniziare il nuovo anno scolastico senza intoppi e con gli organici completi, che dire? Lo speriamo in tanti.