A poche settimane dalle dimissioni dell'ex Premier Matteo Renzi, questa mattina, il nuovo Consiglio dei Ministri, sotto le direttive del nuovo Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha approvato il decreto milleproroghe, il consueto provvedimento di fine anno.

Le novità introdotte questa volta sono diverse e toccano vari ambiti: da quello della contabilizzazione del calore a quello della polizia penitenziaria, fino ad arrivare a precari, persone colpite dal sisma e imprese in crisi.

Ma andiamo con ordine e partiamo dal mondo del precariato: sono infatti circa 40 mila i contratti di collaborazione che il decreto quest'anno "salva" abolendo le scadenze degli stessi (previste il primo gennaio 2017).

A questi ultimi vanno aggiunti altri 2 mila contratti a tempo determinato, i quali, grazie al provvedimento, verranno prorogati al prossimo anno, mentre, di un altro anno, verrà allungata la validità delle graduatorie dei concorsi pubblici.

Come già annunciato inoltre dal ministro Madia, tramite il suo profilo twitter, la legge in questione prorogherà anche i contratti co.co.co. e quelli a tempo determinato all'interno delle Pubbliche Amministrazioni.

E sempre parlando di concorsi pubblici, ma questa volta, nello specifico, in riferimento a quelli della polizia penitenziaria, come scrive il ministro della Giustizia Andrea Orlando sulla propria pagina Facebook: "E' stata prevista la proroga della validità delle graduatorie di idonei sino alla fine del 2017".

Un provvedimento non di poca importanza quest'ultimo, se si considera il fatto che si attingerà proprio da queste ultime graduatorie di idonei al servizio per dare il via al piano di assunzione che prevede, a partire dal 2017, l'inserimento di ben 900 all'interno dell'organico del corpo di polizia penitenziaria.

Viene spostato invece al 30 giugno 2017 (e non più al 31 dicembre 2016) il termine entro il quale installare nei condomini i sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore volti al risparmio energetico e all'efficienza dei costi all'interno degli stabili.

Nel decreto milleproroghe 2017 si è pensato anche alle famiglie più disagiate, e in particolare a quelle colpite dal terremoto nel centro Italia. A questi, infatti, non verranno fatte pagare le rate dei mutui riguardanti gli edifici distrutti e/o inagibili ma anche quelli relativi ad attività commerciali svolte in immobili danneggiati.

Nessuna bolletta di luce e/o gas verrà inoltre fatta pagare per i prossimi 6 mesi alla popolazione residente nelle stesse zone colpite dal sisma e 12 milioni di euro sono stati in più stanziati per L'Aquila.

Lo stesso testo ha inoltre previsto che, nel 2017, infatti ancora verrà riconosciuta l'integrazione salariale a tutte quelle imprese operanti in un'area di crisi industriale complessa, proprio al fine di ridurre al minimo lo scompenso economico tra questi territorio e quelli industrialmente più avvantaggiati.