Fisco, riforma Pensioni, bonus vari. Sono alcuni dei capitoli più importanti della legge di Bilancio 2017 da 27 miliardi di euro varata ieri in via definitiva dal Senato senza modifiche rispetto al testo approvato alla Camera proprio per consentire l'approvazione-lampo resasi necessaria dopo il risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre che ha provocato le dimissioni del premier Matteo Renzi che oggi rivendica i meriti della manovra.

Fisco

Sul fisco stanziati 15 miliardi di euro per rendere sterili gli aumenti - previsti dalle clausole di salvaguardia della finanziaria del 2015 - dell'Iva (imposta sul valore aggiunto) che slittano così al 2018 e al 2019.

L'Ires (imposta sul reddito delle società) viene ridotta al 24%, quindi non più al dal 27,5%. Nel frattempo arriva anche la riduzione dell'Iri (imposta sul reddito imprenditoriale) al 24% per le piccole e medie imprese. Sul fronte fiscale, previsti per le imprese nella manovra, inoltre, i super ammortamenti al 140% per gli investimenti in macchinari, maxi ammortamenti al 250% per gli investimenti in innovazione e tecnologie.

Pensioni

Ricco il capitolo della riforma pensioni. Intanto viene ampliata la platea degli esodati, i più penalizzati dalla legge Fornero, con l'ottavo provvedimento di salvaguardia. Adesso, in considerazione delle sette precedenti misure, il numero complessivo dei salvaguardati sale a 160.700 persone.

Tre le novità in arrivo sul fronte della previdenza anche l'estensione del regime sperimentale Opzione donna alle lavoratrici dipendenti nate nel terzo trimestre del 1958 (o del 1957 per le lavoratrici autonome), che hanno versato 35 anni di contributi entro e non oltre il 31/12/2015. La misura principale della riforma pensioni targata Renzi-Poletti è l'Ape (il premier aveva anche annunciato la presentazione di un logo ad hoc di cui però non si è vista nemmeno l'ombra).

L'Anticipo pensionistico volontario introduce nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro consentendo ai lavoratori che hanno raggiunto 63 anni di età e 20 anni di anzianità contributiva di andare accedere a questa nuova formula di pensione anticipata con la soluzione un prestito bancario coperto necessariamente da una polizza assicurativa ed è inoltre prevista una penalizzazione del 5% sull'assegno per ogni anno di anticipo.

Una misura che potrebbe risultare poco appetibile per i lavoratori. L'anticipo pensionistico sociale sino a 1.500 euro, invece, è destinato a disoccupati e altre categorie di lavoratori deboli che però hanno raggiunto 30 anni di anzianità contributiva.

Bonus

Il bonus cultura per i diciottenni è la novità di questa manovra economia e finanziaria, si tratta di 500 euro che potranno essere spesi dai giovani interessati in prodotti culturali. Il bonus nido e famiglie: si tratta di 800 euro per i nuovi bimbi nati e di 1.000 euro annui per pagare le spese dell'asilo nido. Bonus ristrutturazioni: confermati l'ecobonus al 65% e il bonus mobili al 50%. Introdotto il cosiddetto Sismabonus (dal 50 all'85%) per appartamenti e condomini fino al 2021.

Queste, in sintesi, alcune delle novità in arrivo con la legge di Bilancio 2017 che prevede anche interventi sul lavoro, la scuola, la pubblica amministrazione, comprese le risorse per il rinnovo del contratto dei lavoratori statali.