La naspi (nuovo ammortizzatore sociale per l'impiego) è l'attuale sussidio di disoccupazione che spetta a tutti i disoccuppati che hanno perso il loro posto di lavoro. Esso viene erogato dall'Inps calcolando i giorni in cui l'ex lavoratore ha lavorato e l'importo che percepiva. Il sussidio ha preso il posto della vecchia Aspi, dopo l'avvento del Jobs Act con l'ex governo Matteo Renzi. La Naspi può essere erogata per un massimo di 2 anni, e nella maggior parte dei casi sarà pagata mensilmente calcolando un importo pari al 75% di quello che veniva percepito durante il periodo lavorativo.

Dopo il terzo mese, esso verrà decurtato del 3% del suo valore iniziale. Infine da saper che l'importo massimo erogabile non potrà superare i 1300 € e decadrà non appena il soggetto troverà una nuova occupazione o rifiuterà un lavoro proposto dal centro per l'impiego con un congruo stipendio.

Come richiedere la Naspi e poterne beneficiare

La Naspi deve essere richiesta dal singolo individuo obbligatoriamente per via telematica all'Inps. Questo procedimento può essere svolto dalla persona stessa tramite il proprio computer direttamente dalla sua dimora oppure recandosi presso un patronato e delegando lo stesso per presentare la propria domanda di disoccupazione (in questo caso l'ente percepirà mensilmente una piccola quota dall'importo totale).

Nel caso di esito positivo, cioè che la domanda venga accolta, l'Inps provvederà automaticamente al pagamento della quota spettante fino all'esaurimento dei giorni calcolati per il pagamento. Il soggetto, durante il periodo di eroga della Naspi, dovrà impegnarsi a provvedere alla ricerca di un lavoro e di presentarsi a richiesta dei centri per l'impiego per dei colloqui orientativi, pena la sospensione della pratica.

Inoltre, per alcune categorie, vi è la possibilità di richiedere l'Asdi non appena termini il percepimento del primo sussidio, e in caso che anche questa domanda venga accolta, si potrà usufruire di un ulteriore assegno a sostegno del reddito personale.