La naspi continua a essere la protagonista nella vita di molti disoccupati. Infatti sono migliaia le pratiche presentate da diversi mesi all'Inps (istituto nazionale di previdenza sociale) che ancora non sono state vagliate e quindi non vi è la possibilità di farle entrare in pagamento. Sono tantissimi quindi i disagi apportati a tutti coloro che in mancanza di un'occupazione non hanno nessun sussidio economico per potere affrontare il breve medio periodo in cui si è alla ricerca di un lavoro, cosa che di questi tempi è abbastanza arduo.

La categoria più disagiata in tutto questo sono i lavoratori stagionali, che dopo aver perso molti diritti protratti con la vecchia Aspi adesso devono anche aspettare le lunghe tempistiche dell'Inps.

Ecco le motivazioni dei ritardi nella valutazione delle pratiche Naspi

Che l'istituto nazionale di previdenza sociale non abbia mai eccelso in velocità è cosa già risaputa, ma non sempre la colpa è da attribuire a coloro che lavorano per tale organo statale. Infatti le ragioni che stanno alla radice di tanti disagi provocati dall'Inps stanno principalmente nella mancanza di personale, sempre più esiguo di numero e con maggiori responsabilità ed alle continue modifiche apportate alla Naspi ed agli ammortizzatori sociali negli ultimi anni dal jobs act effettuato da Matteo Renzi.

I continui cambiamenti apportati a tali sussidi hanno causato tra gli impiegati dell'Inps lo scompiglio, dato che non hanno potuto aggiornarsi adeguatamente ad un sistema di lavoro ben preciso e fisso nel tempo.

Addirittura molta gente ha appurato che tra due sedi site in diverse città possono variare sensibilmente anche i criteri di pagamento o altre formalità concernenti a tali domande.

L'istituto di previdenza comunque ha fatto sapere che a tutti coloro che hanno fatto richiesta della Naspi ed ancora non è stata vagliata la pratica di recarsi presso la sede della propria città ed effettuare una domanda di sollecito per la pratica affinché si possa velocizzare la procedura di quest'ultima.