Con la Legge di Bilancio entrata in vigore dal 1° gennaio, ci sono molte novità in merito ai vari incentivi e bonus assunzioni per il 2017. L’indirizzo del Governo riguarda misure rivolte a migliorare le assunzioni al sud e le assunzioni dei più giovani, ma senza dimenticare gli over 50, gli invalidi, i precari e le donne. Sgravi e incentivi che dovrebbero ridare slancio alle assunzioni, offrendo vantaggi ai datori di Lavoro e nuove possibilità di assunzioni per chi è alla ricerca di lavoro.
Interventi nel mezzogiorno
Per le assunzioni di nuovi dipendenti effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre del 2017, c’è un bonus assunzioni, pari a 8060 euro per il primo anno di lavoro.
I soggetti interessati sono:
- giovani tra i 15 e i 25 anni di età non compiuti
- disoccupati da almeno 6 mesi e con più di 25 anni di età
- nessun rapporto di lavoro deve essere precedentemente in atto tra datore di lavoro che assume e lavoratore che si va ad assumere
Il Bonus riguarda aziende e lavoratori delle regioni del mezzogiorno, quindi Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna. Per queste ultime 3 regioni sono stati stanziati 30 milioni di euro cadauno, mentre per le altre, le cifre sono nettamente maggiori, pari a 500 milioni di euro.
Bonus per over 50, donne e invalidi
Nel 2017, il datore di lavoro privato che assume una donna disoccupata da almeno 24 mesi, potrà ricevere un bonus pari al 50% dei contributi dovuti per la lavoratrice e per 18 mesi.
Questo nel caso di assunzione a tempo indeterminato, perché per contratti a termine, l’incentivo scende a 12 mesi. Per le aree svantaggiate o dove l’incidenza del lavoro femminile rispetto a quello maschile è al di sotto del 25%, il requisito dei 24 mesi di disoccupazione per le neo assunte scende a soli 6 mesi. Una situazione simile per gli uomini con almeno 50 anni di età.
Sgravio del 50% dei contributi dovuti per 18 mesi per contratti a tempo indeterminato, 12 per contratti a scadenza sempre se l’assunzione riguardi soggetti disoccupati da almeno un anno. Per i disabili invece esiste un incentivo pari al 35% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, della durata di 3 anni a condizione che il lavoratore assunto abbia un problema di salute che ne inficia la capacità lavorativa tra il 67 ed il 79%.
Per menomazioni maggiori, a partire dall’80%, l’incentivo sale al 70% della retribuzione di cui parlavamo prima. Per menomazioni a carattere psichico invece, basta il 45% di riduzione della capacità di lavorare, con un incentivo del 75% per 5 anni. Le agevolazioni si applicano a tutte le imprese, indistintamente e possono essere sfruttate anche da quelle con almeno 15 dipendenti per le quali dal 2017, scatterebbe l’obbligo di assumere un disabile ogni 15 dipendenti.
Altri benefit
Un bonus da 5.000 euro è erogato alle aziende che assumono giovani genitori sotto i 35 anni di età, iscritti all’INPS nell’apposito programma. Resta in vigore anche per il 2017 il programma "garanzia giovani" che sembra sarà rifinanziato con 200 milioni di euro.
Sgravio totale dei contributi dovuti per le imprese che assumono giovani iscritti al programma e che risultano essere senza lavoro e senza percorsi scolastici o formativi, i cosiddetti NEET. Per ultimo, l’incentivo collegato alla disoccupazione indennizzata INPS, la Naspi. Le imprese che assumono soggetti percettori dell’indennità per disoccupati involontari, può usufruire di un contributo calcolato sulla Naspi che percepiva il lavoratore nella misura del 20%.