Si continua ancora a discutere sulle misure contenute nella nuova Legge di Stabilità che ha provveduto ad introdurre alcuni benefici che hanno dato risposta a migliaia di lavoratori che da anni attendevano il pensionamento. Misure che si sono rilevate molto soddisfacenti per alcuni ma insufficienti per altri visto che, a causa della mancanza di risorse finanziarie sono riservate limitatamente ad alcuni soggetti.

Probabile estensione dell'Ape Social

L'Ape, il famigerato anticipo pensionistico ipotizzato dall'ex Premier Matteo Renzi, è di certo una misura utile per rendere più flessibile l'uscita.

Tuttavia, non è molto piaciuta alla maggioranza di lavoratori che, stando alle norme contenute nella Legge di Bilancio 2017 rimarrebbero esclusi. L'Ape social, infatti, darebbe la possibilità di fruire dell'uscita anticipata a partire dai 63 anni di età anagrafica accompagnati dal versamento di 35 anni di contributi. Una misura riservata solo ad una platea ristretta di beneficiari: disoccupati che hanno esaurito la durata degli ammortizzatori sociali, coloro che assistono familiari con disabilità gravi e i cosiddetti lavoratori che nell'arco della loro vita lavorativa hanno svolto mansioni particolarmente usuranti e faticose.

Dopo le dimissioni di Matteo Renzi il delicato compito di approvare i decreti attuativi è stato affidato al nuovo Governo Gentiloni che dovrà occuparsi anche di alcune modifiche da apportare a misure come l'Ape e l'Opzione Donna.

I tecnici di Governo, infatti, sono tuttora a lavoro sui correttivi che dovrebbero mirare all'estensione dell'Ape Social ai lavoratori disabili con l'ulteriore abbassamento della percentuale di invalidità che andrebbe dal 74 % al 60 % per favorire così l'accesso ad una platea più ampia.

Correttivi per l'Opzione Donna

Nel mirino dell'esecutivo, anche una revisione del regime contributivo donna con particolare riferimento all'abolizione di un'estensione del cumulo contributivo gratuito. Non è escluso che, anche la categoria degli esodati potrebbe armare una protesta ai fini del riconoscimento dei diritto sul cumulo gratuito.