Torniamo ad aggiornare i lettori della nostra rubrica "Parola ai Comitati" con le ultime novità riguardanti il cumulo gratuito dei contributi. Nel nostro articolo di ieri abbiamo infatti sottolineato le rivendicazioni portate avanti dalle lavoratrici opzione donna e dai lavoratori esodati, oltre ai dubbi sulla sostenibilità attuariale in arrivo dalle casse di previdenza. Proprio in merito a quest'ultima vicenda è arrivata la convocazione dell'Adepp, l'Associazione degli enti di previdenza privati che rappresenta le casse coinvolte nella misura.

L'appuntamento è stato fissato per il prossimo 8/02 alle 9:30 con i rappresentanti del Mef e del MdL. Il confronto dovrà servire a trovare la quadra sul cumulo gratuito previsto con la Legge di Bilancio 2017, posto che il provvedimento era inatteso e richiede quindi di eseguire nuovi calcoli attuariali. Un altro nodo da sciogliere riguarda le istruzioni attuative, anch'esse al centro dell'attenzione delle casse per le possibili problematiche operative che potranno sorgere in rapporto alle future richieste di pensionamento.

Ricongiunzioni onerose: domande crollate dell'80%

Nel frattempo crollano le richieste di ricongiunzione onerosa dei contributi: si tratta della conseguenza del D.L. n. 78 del 2010, oltre che della graduale equiparazione nell'età di uscita dal lavoro tra il settore pubblico e quello privato.

A riferirlo è il Sottosegretario al Welfare Luigi Bobba, che è intervenuto sul punto dopo un'interrogazione in arrivo dalla Commissione lavoro della Camera. Le richieste sarebbero diminuite di oltre l'80% dal 2010, passando da circa 4800 domande alle poco meno di 900 del 2016.

Pensioni e cumulo gratuito: decreti attuativi alla prova di opzione donna ed esodati

L'altro fronte attivo sul tema del cumulo resta quello delle lavoratrici e dei lavoratori rimasti esclusi dalla misura, perché legati a particolari opzioni di uscita dal lavoro oppure a salvaguardie. È il caso delle contribuenti che hanno maturato i requisiti utili per l'opzione donna tramite una carriera discontinua, che rischiano di restare tagliate fuori a causa della mancata estensione del cumulo alla loro posizione.

Discorso simile per i lavoratori esodati che tramite diversi spezzoni contributivi avrebbero i requisiti utili per poter partecipare all'8va salvaguardia parlamentare. Sulla vicenda si è in attesa dei decreti attuativi in arrivo nella seconda metà di febbraio, stante che in caso di riscontri negativi i lavoratori hanno già espresso la volontà di ricorrere alle vie legali tramite una diffida indirizzata all'Inps ed al Ministero del Lavoro.

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