L'articolo 17 dello schema di decreto legislativo 377 riguardante la nuova riforma del reclutamento presenta alcune novità sostanziali e di rilievo a favore dei docenti precari abilitati e i non abilitati inclusi nella terza fascia delle graduatorie di istituto che abbiano prestato servizio per almeno 36 mesi, anche non continuativi.

Ultime news scuola, martedì 24 gennaio: concorsi, riserva dei posti agli abilitati e non, con più di 36 mesi

La disposizione, infatti, prevede la riserva dei posti nei prossimi concorsi a cattedra anche se occorre subito precisare che il testo non indica, al momento, la percentuale esatta che verrà riservata ai docenti aventi diritto e vincitori del concorso.

L'ipotesi formulata dal quotidiano 'Italia Oggi' è che, trattandosi di una quota di riserva di nuova istituzione, si possa prevedere una quota fino al 50 per cento della metà dei posti messi a disposizione.

Concorsi, riserva dei posti: il 50 per cento per le immissioni in ruolo da Graduatorie ad Esaurimento

Il perchè si debba considerare solamente la metà dei posti è spiegato dal fatto che l'altro 50 per cento dei posti è riservato alle immissioni in ruolo da graduatorie ad esaurimento così come ribadito nella legge 107. Poniamo l'esempio di una classe di concorso che metta a disposizione 8 cattedre a concorso: quattro di queste saranno assegnate ai docenti iscritti nelle GaE, mentre per quanto riguarda i restanti quattro posti, due verranno riservati ai primi due docenti idonei collocati nella graduatoria dei riservisti e due ai vincitori del concorso tramite scorrimento della graduatoria di merito ordinaria.

Riserva dei posti, l'indicazione della percentuale in sede di approvazione del decreto

Sottolineiamo, ancora una volta, che la percentuale del 50 per cento resta, al momento, solo un'ipotesi che dovrà trovare conferma nel testo definitivo della delega sul nuovo reclutamento: dovremo attendere, pertanto, l'approvazione definitiva del decreto per avere la certezza della quota di posti riservata ai docenti abilitati e ai non abilitati di terza fascia con più di 36 mesi di servizio. E non sono da escludere nemmeno dei ripensamenti o delle modifiche, visto che si preannuncia un iter parlamentare piuttosto travagliato.