Le ultime novità sui buoni lavoro, cosiddetti voucher, al 13 febbraio 2017. giungono da Giuliano Poletti che, nel corso di in un'intervista rilasciata al Corriere del Sera, si dice dispiaciuto per l'alto tasso di disoccupazione giovanile, ma non se ne sente responsabile. Il Ministro del Lavoro, infatti, sostiene che i voucher siano stati istituiti nel 2003 con l'intento di ridurre il lavoro nero, a suo dire, dunque, non è corretto attribuire la disoccupazione attuale allo strumento. Il problema, spiega, è da ricercare nel cattivo uso dello stesso.
In dettaglio le sue ultime dichiarazioni.
Voucher, parla Poletti: 'disoccupazione problema serio, ma non ho colpe'
Sebbene gli ultimi dati sulla disoccupazione giovanile diffusi dall'Inps registrino cifre record per il solo 2016, Poletti parlando delle politiche del Lavoro, ci tiene a precisare al giornalista Enrico Marro che "i voucher non c'entrano niente con il Jobs Act e con Poletti". Il Ministro del lavoro fa il punto ad oggi: i buoni lavoro sono stati erogati a partire dal 2003 con uno scopo del tutto nobile, ridurre e ostacolare il lavoro nero, al fine di dare maggiori possibilità nell'ingresso del mondo del lavoro ai giovani. Purtroppo i Governi precedenti, puntualizza Poletti discolpandosi, ne hanno ampliato l'utilizzabilità, il merito dell'attuale Governo è stato invece quello di tentare di "tenerli sotto controllo", vietandone il loro utilizzo negli appalti e introducendo un monitoraggio costante dei buoni.
A favore di nuove misure per circoscriverne l'utilizzo al lavoro occasionale anche il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che da tempo si batte per evidenziare l'uso smodato e improprio dei voucher.
Poletti contro Voucher sostitutivi dei contratti di lavoro
Poletti non esclude che la regolazione dei buoni lavoro possa avvenire attraverso un nuovo decreto legge; anche se confida in un'intesa col Parlamento che sta già esaminando nuove proposte.
Lo scopo del Governo sarà quello di individuare e scegliere lo strumento migliore per la regolazione del mercato del lavoro. Una cosa, assicura Poletti, è ormai chiara: "si potrà usare i voucher solo per attività realmente occasionali ", mai, dunque, per sostituire i contratti di lavoro.