In attesa dei decreti attuativi sulla pensione anticipata con anticipo pensionistico Ape, sia nel modello social che in quello volontario e del provvedimento relativo all'uscita con quota 41 dei lavoratori precoci, entrambi attesi per il 1° marzo 2017, i contribuenti italiani hanno la possibilità di verificare l'uscita anticipata con le vecchie regole della riforma Fornero che, però, nel tempo, subiscono le variazioni dovute all'innalzamento delle aspettative di vita calcolate dall'Istat. Infatti, oltre alla possibilità di pensione anticipata a 42 anni e dieci mesi non considerando l'età (per le donne occorre calcolare un anno in meno), i lavoratori che ricadano nel sistema contributivo, ovvero che abbiano iniziato a versare i contributi posteriormente rispetto alla data del 31 dicembre 1995, hanno la possibilità di uscita anticipata a partire dai 63 anni e 7 mesi nel triennio 2016/2018, purché abbiano già versamenti per non meno di 20 anni.

Il rovescio della medaglia è rappresentato da un assegno che, certamente, con il calcolo contributivo, risulterà meno corposo rispetto agli altri sistemi (retributivo e misto) e alla stessa pensione di vecchiaia.

Pensioni anticipate dal 2017al 2030: requisito anagrafico

Pertanto, i lavoratori che compiano 63 anni e 7 mesi nel 2017, potranno andare in pensione anticipata prestando attenzione alla propria data di nascita. Infatti, per il 2017, occorrerà non essere nati successivamente all'1/06/1954, mentre per il 2018 l'inizio di giugno 1955. Nei due anni susseguenti, l'Inps considera l'innalzamento dell'età minima per la pensione anticipata di cinque mesi: pertanto dal 2019 si uscirà a 64 anni, con data di nascita entro il primo giorno dell'anno 1956 (e 1° gennaio 1957 per il 2020).

Tre mesi in più necessiteranno per la pensione anticipata del 2021 e del 2022: le date di nascita saranno fissate, rispettivamente, all'inizio di dicembre del 1957 e del 1958. Si toccherà quota 64,5 anni nel 2023 e nel 2024 con le date di nascita all'1/08/1959 e 1/08/1960. Altri quattro mesi (65 anni e nove mesi) per la pensione anticipata del 2025 e del 2026: vi potranno accedere i nati prima del 1/06/1961 e del 1962.

Uscite dal 2027 al 2050: a quale età per la pensione anticipata?

Si toccheranno i sessantacinque anni per la pensione anticipata del biennio 2027/28: le date di nascita massime non andranno oltre il primo giorno degli anni 1963 e 1964. Nel 2029 e nel 2030 serviranno 65 anni e due mesi (per i nati entro il 1/11/1964 e del 1965), mentre tre mesi in più (pensione anticipata a 65,5) necessiteranno per il 2031 e per il 2032 (nati entro l'inizio di agosto del 1966 e del 1967).

I susseguenti aggiornamenti dell'età per l'uscita anticipata si determineranno nel 2033/34 (nati entro l'inizio di maggio del 1968 e del 1969 con età di 65,8) ed ulteriori due mesi nel 2035 e nel 2036 (65,10, per i nati non oltre l'1/3/1970 e 1971). Occorreranno sessantasei anni per la pensione anticipata nel 2037/38 (date di nascita entro il primo giorno degli anni 1972 e del 1973), 66,2 nel 2039-40 (1/12/1972 e 1973), 66,4 nel 2041/42 (1/9/1975 e 1976), 66,6 nel 2043/44 (nati entro il l'inizio di luglio del 1977 e del 1978), 66,8 nel 2045/46 (1° maggio degli anni 1979 e 1980), 66.10 nel 2047/48 (inizio di marzo degli anni 1981 e 1982) e sessantasette anni negli anni 2049 e 2050 con data di nascita non superiore al primo giorno degli anni 1983 e 1984.