TV, media e rete, spesso mostrano casi di maltrattamenti e vessazioni a cui sono sottoposti anziani nelle case di cura, invalidi nelle strutture ad essi dedicate e bambini negli asili o nelle scuole. Le immagini che spesso indignano quelli che le vedono, sono frutto di telecamere che la Magistratura ordina di istallare, in casi di denunce da parte delle famiglie degli utenti. Da anni si parla di varare una Legge che le renda obbligatorie, proprio per prevenire e combattere meglio quello che sta diventando un dilagante fenomeno. La Regione Lombardia, con l’autonomia a legiferare che le attuali normative consentono, si è mossa in anticipo, approvando una propria Legge.

Case di riposo

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato una Legge che non rende le telecamere nelle case di riposo obbligatorie, ma che incentiva queste strutture a installarle. La Legge, finanziata con una copertura di 1,4 milioni di euro, è passata con 39 voti a favore, 24 astenuti ed un voto contrario. Si tratta della prima Legge approvata in materia e nasce dalla necessità di offrire maggiore sicurezza per le famiglie e per gli ospiti delle case di cura per anziani, delle strutture residenziali per invalidi, sia pubbliche che private riconosciute in Lombardia.

Come funziona la Legge

Come dicevamo, nessun obbligo di montare le telecamere, almeno per il momento. La Legge offre contributi a fondo perduto a quelle strutture che monteranno le telecamere di videosorveglianza.

In Lombardia, le strutture di questo tipo sono oltre 700 e proprio per rispondere alla sempre maggiore esigenza di sicurezza, sia degli utenti che dei lavoratori, la Giunta ha deciso di adottare questa misura. Nessun problema di privacy dovrebbe sopraggiungere perché l’intervento normativo conferma come le immagini riprese dalle telecamere, saranno criptate e visionabili solo dalle autorità giudiziarie nel corso di eventuali indagini.

La prima firmataria della proposta di Legge che adesso è stata approvata, Elisabetta Fatuzzo, nelle dichiarazioni post approvazione, ha confermato come questo sia solo il primo passaggio di un più profondo intervento che porterà all’obbligo delle telecamere a circuito chiuso anche negli asili per l’infanzia. La Lombardia diventa così la prima regione italiana a legiferare in materia.

In Parlamento sono depositate diverse proposte provenienti da diverse aree politiche che spingono per l'obbligatorietà della videosorveglianza in queste strutture. Probabilmente, la Legge della Lombardia potrebbe essere una spinta importante per il Governo a dotarsi di norme a livello nazionale in questa delicata materia.