Il ticket sanitario che gli italiani bisognosi di cure sanitarie, visite e farmaci è sicuramente una spesa che molte famiglie sono costrette a sostenere. L’ammontare di questo capitolo di spesa per i cittadini ha numeri rilevanti ed un primo indicatore lo si avrà con l’avvio della stagione dei 730, quando molti lavoratori scaricheranno dalle tasse quanto speso per queste esigenze. Il contributo alla spesa sanitaria nazionale (il ticket), alla luce delle ultime normative adottate dalle Regioni sfruttando la loro autonomia, rappresenta un esborso molto alto per molti cittadini.

Una spesa che va ad aggiungersi al costo dei farmaci, spesso elevati ed insostenibili per le famiglie meno abbienti. Esiste però un modo, per non pagare il ticket, la cosiddetta esenzione. In più, si pensa a rendere gratuiti i farmaci per i più poveri ed in alcune Regioni, ci sono già proposte in questo senso.

A chi spetta l’esenzione

Alcuni cittadini godono dell’esenzione dal pagamento del ticket su farmaci, visite specialistiche e cure mediche. Con l’innovazione tecnologica, non sarà sempre necessario per questi soggetti, presentare autocertificazione relativa alla fascia di reddito in cui si rientra ai fini di questa esenzione. Con la ricetta elettronica e le banche dati disponibili, all’atto della richiesta di una prestazione sanitaria o di una prescrizione per un farmaco, sulla ricetta emessa dal proprio medico, il codice di esenzione sarà già preinserito.

L’autocertificazione dei propri redditi va inoltrata solo se ci si accorge di non essere presenti nell’elenco degli esenti che l’Agenzia delle Entrate aggiorna ogni anno o se nel corso dell’anno le proprie condizioni reddituali, cambino. Esistono varie tipologie di esenzione in base a determinate fasce di soggetti e di redditi:

  • E01: Bambini sotto i 6 anni e anziani sopra i 65 con redditi complessivi fino a € 36.151,98
  • E03: I beneficiari della pensione sociale ed i loro familiari a carico
  • E02 ed E04: I pensionati over 60 o i disoccupati con redditi sotto € 8.263,31 (da soli) o € 11.362,05 (coniugati). Il reddito da non superare aumenta di € 516,46 per ogni figlio a carico.

Va ricordato che esenti dal ticket sono coloro che hanno gravi malattie, patologie rare o croniche.

Esenzioni anche per donne in stato di gravidanza accertata e per soggetti con invalidità ratificata dalla Commissione Medica della ASL. In questi casi, bisogna presentare la documentazione del caso al medico curante per inserire i codici di esenzione spettanti nell’impegnativa.

Farmacie gratuite per i poveri

Un fenomeno spesso sottovalutato ma che nella quotidianità esiste è quello di soggetti che non possono permettersi di comprare le medicine perché poveri.

Dalla Sicilia, una notizia particolare, con l’apertura di una farmacia per così dire, sociale entro un mese. Per aiutare i disagiati reddituali, a Palermo aprirà una farmacia che si munirà dei farmaci donati dal Banco Farmaceutico e raccolti durante le giornate di donazione del farmaco. Inoltre, si sfrutteranno i farmaci prodotti in esubero dalle industrie del settore e vari meccanismi di volontariato. La “Federfarma” per esempio metterà a disposizione i farmacisti volontari che si occuperanno di gestire i turni di apertura della farmacia. Verrà chiesto aiuto anche ai cittadini disponibili a offrire il proprio contributo per altre figure necessarie al funzionamento della farmacia, come per esempio gli addetti al magazzino.

Una farmacia solidale che dovrebbe garantire inizialmente, le medicine a 500 famiglie palermitane disagiate e seguite dall’Istituto Villa Nave delle suore teatine. Si cercherà comunque di renderla aperta anche al resto della popolazione palermitana in condizioni di disagio. L’idea della farmacia sociale sta prendendo piede anche in altre città e Regioni, per esempio in Campania con la città di Avellino dove una proposta simile a quella siciliana è stata consegnata già in Commissione Comunale.