Da mercoledì 26 aprile, i cittadini di altri 350 comuni d’Italia potranno richiedere la cie, la nuova carta di identità elettronica. Questi comuni si aggiungono ai 199 in cui il meccanismo per richiedere il nuovo documento di riconoscimento è già partito. Da quel giorno quindi, la carta di identità elettronica sarà richiedibile per il 50% dei cittadini e per fine 2017, l’operazione dovrebbe coprire tutto il territorio della penisola. L’ufficialità della notizia è confermata da una nuova circolare del Ministero dell’Interno.
Circolare 4/2017
La fase di applicazione delle procedure di avvio della CIE continua spedita e come da programma, dovrebbe terminare entro la fine di quest’anno.
Una nuova circolare del Ministero dell’Interno, estende il perimetro di applicazione della nuova carta, ad altri 350 comuni d’Italia. La comunicazione del Ministero, datata 31/03/2017, di fatto rilancia l’iniziativa del Governo che vuole sostituire il vecchio documento di riconoscimento con uno più nuovo e dotato di numerosi servizi per il cittadino. Di fatto, in tutti i comuni in cui sarà operativa la nuova carta, non sarà più possibile emettere la classica carta di identità cartacea. Questo a meno che non intervengano fattori urgenti che comunque, andranno documentati di volta in volta.
Cosa offre il nuovo documento di riconoscimento
Un primo motivo che ha portato i legislatori a prevedere il nuovo documento è la sicurezza, per eliminare il fenomeno della contraffazione e della clonazione e per adeguarsi a quegli standard di sicurezza che sono prioritari a livello internazionale.
La carta di identità sarà una classica carta di credito, con fotografia ed impronte digitali del titolare. Sulla nuova tessera, oltre a tutti i dati presenti sulla vecchia carta di identità, ci saranno i contatti telematici, come PEC o e-mail. Inoltre, sulla tessera sarà possibile optare o meno per la donazione degli organi.
Una cosa molto importante è la validità del documento per viaggi all’estero, in paesi appartenenti alla Comunità Europea ed in quelli con cui la nostra Nazione ha stretto convenzione in questo senso.
Come richiederla e cosa costa
Nella circolare del Viminale, si specifica che i comuni saranno dotati di tutta l’infrastruttura necessaria per recepire i dati dei richiedenti ed inviarli, in massima sicurezza grazie ad un canale dedicato all’iniziativa, al Ministero.
Sarà quest’ultimo poi a trasmetterli all’IPZS (Istituto Poligrafico Zecca di Stato) che avrà il compito di emettere fisicamente le tessere. Le nuove carte di identità arriveranno a casa del cittadino entro 6 giorni dalla richiesta al proprio comune di residenza. Il costo della nuova carta è di 22 euro circa, tra costo di rilascio, diritti di segreteria e diritti fissi. La validità del documento dovrebbe essere differente in base all’età dei richiedenti, cioè 3 anni per soggetti fino a 3 anni di età, 5 anni per gli altri minorenni e 10 anni per cittadini maggiorenni.