Il Governo Gentiloni ha già approvato il decreto attuativo sull'Ape sociale, la misura rivolta a tutti i lavoratori appartenenti alle categorie più svantaggiate. Ormai è certo che la misura partirà dal primo maggio 2017 anche se molti lavoratori attendono il varo degli altri decreti riguardanti l'Ape volontaria e il meccanismo di Quota 41 a favore dei precoci.

Le misure slitterebbero a giugno

Il ritardo del Governo, però, preoccupa gran parte dei lavoratori che si accingono a fare richiesta di accesso ai benefici introdotti con la Legge di Bilancio 2017 visto che, potrebbero essere destinate a slittare ancora.

Intanto, l'esecutivo è a lavoro sul Dpcm inerente all'Ape volontaria: ci sono ancora molti punti da chiarire e nei prossimi giorni si dovranno stipulare le convenzioni con gli istituti di credito. Sono state già definite, invece, le modalità di restituzione del prestito. L'anticipo pensionistico, infatti, verrebbe restituito in circa 260 rate per un periodo pari a 20 anni.

Da ricordare che la misura è riservata a tutti i lavoratori del settore pubblico e privato in possesso di almeno 63 anni di età anagrafica accompagnati dai 20 anni di contributi effettivamente versati ma non dovranno trovarsi a più di 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia. Stando a fondi indiscrete, l'entrata in vigore dell'Ape volontaria slitterebbe al mese di giugno.

I precoci continuano le mobilitazioni

Ancora disagi e speranza anche tra i lavoratori precoci che attendono il decreto sulla Quota 41 sul quale il Governo non è riuscito a dare una risposta esaustiva. Si tratta comunque di una misura parziale riservata soltanto ad una particolare categoria ma i lavoratori precoci continuano le loro mobilitazioni al fine di chiedere l'estensione del beneficio ad una più ampia platea di beneficiari.

Corrono in aiuto anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil che ormai da mesi conducono la battaglia assieme alla delegazione dei lavoratori precoci.

Le parti sociali, infatti, scenderanno in piazza a Montecitorio nella manifestazione organizzata per l'11 maggio. Il meccanismo di Quota 41, potrebbe però essere oggetto di discussione a margine della Fase 2 del confronto con il Governo.

Anche la misura a favore dei precoci potrebbe subire uno slittamento di oltre un mese rispetto al giorno dell'entrata in vigore previsto. Cosa che non piacerà affatto alla maggioranza dei destinatari del beneficio previdenziale introdotta con la Legge di Stabilità.