Dopo la firma del decreto attuativo per l'Ape social da parte del presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, restano ancora tante le incognite sia circa la riforma Pensioni 2017 in generale che in merito alle caratteristiche peculiari dell'Ape sociale. A lanciare l'allarme circa dubbi e perplessità è ancora una volta la Inca-Cgil che, attraverso le parole di Fulvia Colombini, ha avuto modo di rappresentare tutte le criticità che attendono ancora di essere affrontate, chiarite ed eventualmente risolte. In sostanza dopo la "festa" a seguito della firma del decreto attuativo per la sola Ape social, l'organizzazione sindacale ha inteso fare un punto della situazione illustrando i tanti punti ancora poco chiari e i tempi ancora necessari per i decreti attuativi Ape volontaria.
Decreto pensioni 2017, oggi incognita tempi Ape sociale
Sono diverse, come detto, le perplessità inerenti all'Ape social o meglio alle risorse, alla graduatoria ma anche ai tempi. Partendo da quest'ultimo aspetto, appunto i tempi, è doveroso sottolineare come ad oggi i decreti attuativi non abbiano ancora trovato pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Questo fa ben capire quanto ridotti siano i margini in relazione ai tempi previsti per l'entrata in vigore della misura previdenziale, così come annunciato dalla Legge di Bilancio 2017. Le principali difficoltà sono quelle inerenti all'emanazione da parte dell'Inps delle circolati relative all'Ape social, necessarie per dare piena attuazione all'anticipo pensionistico.
Quindi, in mancanza di pubblicazione del decreto attuativo, l'Inps ha ancora le mani legate. Le perplessità sui tempi aumentano in considerazione dell'attesa per i decreti attuativi quota 41 e per i decreti attuativi Ape volontaria.
Pensioni 2017, dubbio risorse pensione anticipata
Per quanto riguarda le risorse della pensione anticipata, secondo la Cgil sono diversi gli aspetti da chiarire: le domande per ottenere l'anticipo pensionistico potranno essere presentate dal 1° maggio 2017 al 30 giugno 2017.
Successivamente a cura dell'Inps verrà stilata una graduatoria Ape e solo dopo potranno essere presentate nuove ulteriori richieste ma soltanto nel caso in cui dovessero avanzare fondi rispetto ai 300 milioni di euro stanziati dal Governo. Qualora i fondi dovessero terminare allora le nuove domande ricadranno sull'anno 2018 quando si aprirà la finestra dedicata dal 1° gennaio al 30 marzo.
Nel 2018 infatti i fondi saranno maggiori e saranno pari a 609 milioni di euro.
Graduatoria Ape social, novità e dubbi della Cgil
La questione delle risorse si intreccia strettamente con quello della graduatoria Ape. In base a quanto è dato sapere, la graduatoria verrà stilata dall'Inps sulla base dell'età (e quindi dell'anzianità) del lavoratore che ne faccia richiesta. L'erogazione del beneficio verrà corrisposto direttamente dall'Inps man mano che le domande verranno prese in carico ed analizzate. Ovviamente le domande che risultano per prime verranno verificate prima dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Anche su questo aspetto restano i dubbi della Cgil: non risulta chiaro se si godrà di un vantaggio presentando l'istanza per la pensione anticipata nella finestra che si aprirà il primo maggio e fino al 30 giugno. Tutto questo mentre si resta ancora in attesa dei decreti attuativi pensioni precoci e dei decreti attuativi quota 41.