"Oggi accade di essere licenziati a 55-60 anni, mentre il traguardo della pensione è a 67 e punta ai 70. Bisogna superare questa condizione". Lo ha affermato il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano che, dopo il via libera da parte del Consiglio dei Ministri al decreto attuativo sull'Ape Sociale torna a premere il Governo su nuovi interventi sulla parte-lavoro.

Damiano propone nuove misure

L'ex ministro del Lavoro da anni in prima linea con la sua battaglia per giungere ad interventi conclusivi in campo previdenziale, infatti, chiede nuovi provvedimenti che possano riguardare la durata della Naspi (Nuova assicurazione sociale per l'impiego), oltre al ripristino della Cassa integrazione in deroga e dell'indennità di mobilità aboliti con il Jobs Act.

Stando al parere di Damiano, l'assenza di questi fondamentali strumenti potrebbe creare nuovi disoccupati visto che sono migliaia i lavoratori che percepiscono l'indennità di mobilità che rischiano di restare privi di reddito. È questo motivo che induce il deputato del Partito Democratico a chiedere il prolungamento dei cosiddetti ammortizzatori sociali.

Ecco i contenuti dell'agenda politica del Pd

Intanto, il Partito Democratico avrebbe stilato la sua agenda politica con gli interventi che si prefigge di chiedere all'esecutivo. Sono molti i provvedimenti che potrebbe proporre la sinistra anche in sede del confronto con i sindacati. Cesare Damiano, infatti, avrebbe anticipato alcuni dei punti-cardine del programma: dal prolungamento degli ammortizzatori sociali, al ripristino della mobilità e della Cig in deroga, all'introduzione dell'equo compenso per i professionisti, alla pensione di cittadinanza per le giovani generazioni.

L'ex ministro del Lavoro preme anche su alcuni incentivi strutturali volti ad eliminare quella forma di lavoro precario e rendere più agevoli i contratti a tempo indeterminato.

Argomenti che potrebbero essere ripresi nel confronto fra Governo Gentiloni e parti sociali. Resta ancora da capire la prossima mossa dell'esecutivo tuttora impegnato con gli altri decreti attuativi sull'Ape Volontaria e sul meccanismo di Quota 41 per i lavoratori precoci.

Di certo è stato compiuto un passo importante con il varo del Dpcm sull'Ape Social ma non bisogna trascurare le altre misure in campo previdenziale che stando ad alcune fonti potrebbero slittare per il 15 maggio. È questo, infatti, il motivo che potrebbe spingere il Governo a temporeggiare sulle richieste di Damiano.