Mancano poco più di 50 giorni agli esami di maturità e continuano i pronostici per quanto riguarda le tracce della prima prova che migliaia di studenti si troveranno ad affrontare. Dopo il sondaggio realizzato dal portale studentesco Skuola.net, in cui le ipotesi degli studenti sono ricadute in particolar modo su Pirandello e Dario Fo e sui numerosi anniversari che si commemorano durante il 2017, si pensa che siano stati svelati inconsapevolmente degli indizi da parte della Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli in occasione dell’80° anniversario dalla morte di Antonio Gramsci.
Naturalmente sono tutte delle supposizioni poiché è impossibile scoprire gli autori o le tracce dei prossimi esami di maturità, ma è bene tener presente ogni segnale.
Nuovi indizi svelati dalla Fedeli?
Prosegue il toto-traccia tra gli studenti italiani che tra meno di due mesi saranno impegnati con gli esami di maturità e tra gli autori più quotati, per quanto riguarda la prima prova, vi sono Pirandello, in quanto quest’anno si ricordano i 150 anni dalla sua nascita, e Dario Fo, di cui si commemorano i 20 anni dal suo Premio Nobel.
Se pensiamo bene, il Miur da diversi anni si basa su ricorrenze e anniversari per la scelta delle tracce: anche lo scorso anno, per esempio, sono stati selezionati Umberto Eco e Umberto Saba, rispettivamente per l’analisi del testo e per il saggio breve, o i 70 anni della Repubblica Italiana per il saggio breve in ambito storico.
Ecco il motivo per cui si pensa che le ultime dichiarazioni di Valeria Fedeli, Ministra dell’Istruzione, in occasione degli 80 anni dalla scomparsa di Antonio Gramsci, rivelino un indizio e, dunque, potrebbero prevedere la scelta del Miur. La Ministra, infatti, a tal proposito ha dichiarato che ''Gramsci rappresenta un pezzo importante della storia del secolo scorso'', pertanto ha esortato le scuole a riflettere sulla figura di questo politico e critico letterario, il quale ''ha introdotto categorie di pensiero universali, utili per comprendere la complessità del presente che viviamo e le sue radici storiche''.
Inoltre, la Fedeli ha fatto presente che a breve agli istituti scolastici verrà consegnata una circolare atta a promuovere occasioni di ''studio, ricerca e approfondimento'' proprio su Gramsci. In una delle sue maggiori opere dal titolo 'Quaderni del carcere', scritti durante il periodo trascorso in carcere e che contengono le sue riflessioni e appunti, il famoso pensatore italiano ha parlato ampiamente non solo delle questioni politiche, ma soprattutto dell’istruzione come strumento di emancipazione, tuttavia la Ministra aggiunge che ''Le giovani e i giovani erano i primi destinatari delle sue riflessioni e a loro dobbiamo far conoscere il suo pensiero''.
Un autore da collegare a Gramsci è senz’altro Pier Paolo Pasolini, fedele esponente del neorealismo italiano, con la sua raccolta di poesie 'Le ceneri di Gramsci' pubblicate nel 1967, i cui versi sono dedicati al rivoluzionario italiano dopo aver visitato la tomba in cui è sepolto. Si tratta di un monologo in cui Pasolini rivela la sua lotta interiore, morale e politica e in cui riflette sui cambiamenti di una società sempre più fossilizzata nei valori conservatori e sempre più comunista.
Un’autrice per l’analisi del testo
E se quest’anno fosse finalmente un’autrice la protagonista dell’analisi del testo? Non è mai accaduto fino ad ora, pertanto non è da escludere questa ipotesi dato che la Ministra Fedeli si è sempre mostrata a favore della parità dei generi e dei diritti delle donne.
L’unica autrice italiana a cui è stato conferito il Premio Nobel per la letteratura è Grazia Deledda, grazie ai suoi romanzi legati alle tradizioni rurali e arcaiche della Sardegna. Altra protagonista considerata una delle voci più chiare e profonde della poesia italiana del Novecento è Alda Merini, scomparsa nel 2009, che con estrema lucidità ha raccontato nelle sue poesie l'esperienza della pazzia (visse circa 20 anni in manicomio) e il disagio fisico ed economico.
Dunque, queste sono solo ipotesi, ma nulla va lasciato al caso!