I contribuenti che prenderanno la pensione anticipata nel 2017 con i requisiti della riforma Fornero o l'uscita anticipata con l'anticipo penisonistico sociale (Ape) o matureranno la quota 41 dei precoci, potranno continuare a lavorare e a versare contributi per una pensione più soddisfacente? La risposta va valutata a seconda dei casi di pensione anticipata, considerando che le interpretazioni dell'Inps hanno subito delle variazioni proprio nelle ultime settimane. Il quesito è stato posto da un contribuente all'esperto de Il Messaggero: con quarantadue anni di contributi e sessantaquattro anni di età.

Il lavoratore si trova nella situazione prossima di pensione anticipata secondo i requisiti della riforma Fornero che prevedono l'uscita con 42 anni e 10 mesi di contributi. La maturazione della pensione anticipata del richiedente, pertanto, dovrebbe avvenire presumibilmente a inizio del 2018: con l'accredito della pensione, potrà continuare a lavorare?

Pensioni anticipate 2017, Ape e precoci quota: chi potrà continuare a lavorare?

Il caso in esame non rientra nella riforma delle penisoni 2017 che in questa settimana dovrebbe avere l'ufficialità della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti della pensione anticipata Ape social e dei precoci con quota 41. Nel caso del richiedente si tratta della pensione anticipata delineata anni fa dalla riforma Fornero, col numero di anni di contributi (42,10 gli uomini, 41,10 le donne) quale requisito essenziale per l'uscita anticipata.

In merito alla possibilità di continuare a lavorare per chi dovesse andare in prepensionamento con circa 43 anni di contributi, l'esperto risponde che è possibile ricollocarsi sul lavoro in qualunque momento seguendo, però, delle regole fondamentali. Infatti, tempo fa l'Inps sosteneva che era possibile tornare a svolgere un'attività lavorativa dopo un certo tempo, senza specificarne quanto.

In seguito la circolare del ministero del Lavoro ha chiarito il lasso di tempo necessario: si potrà riprendere a lavorare presso altro datore di lavoro, pure senza soluzione di continuità. Pertanto, se il rapporto di lavoro fosse cessato il 30 marzo 2017, una nuova assunzione presso altra azienda è permessa, nei casi limite, anche a partire dal 1° aprile 2017.

E' indispensabile che nel momento in cui decorra la pensione anticipata, il contribuente si trovi senza lavoro, anche se a distanza di poco tempo ne ottenga uno nuovo.

Pensione anticipata: requisiti 2017 e differenze con Ape social e precoci quota 41

Diversi sono i casi di pensione anticipata con i requisiti per l'anticipo pensionistico Ape social e per la quota 41 dei precoci. Per i primi, infatti, le recenti correzioni alla legge di Stabilità 2017 hanno stabilito che chi percepisca la pensione anticipata potrà continuare a lavorare entro certi limiti di reddito, ovvero entro i 4.800 euro lordi annui per lavori autonomi ed entro gli ottomila euro per i dipendenti e collaboratori. In attesa che i decreti attuativi confermino l'orientamento del ministero del Lavoro, nei casi in cui detti limiti dovessero essere superati si procederà con la restituzione della parte eccedente, senza perdere l'intera agevolazione della pensione.

Per i precoci con quota 41, invece, trattandosi di un'uscita anticipata rispetto alla pensione anticipata con i requisiti della Fornero (41 anni di contributi rispetto ai 42,10 o ai 41,10 delle donne), il divieto di lavoro vige solo per il lasso di tempo (un anno e 10 mesi o 10 mesi) tra l'uscita da precoci e la normale pensione anticipata.