Sarebbe già partito il mercato dei crediti formativi universitari necessari per potersi candidare al concorso nella Scuola del 2018. È quanto scrive il quotidiano Italia Oggi riprendendo le interrogazioni parlamentari presentate da Gianluca Vacca del Movimento Cinque Stelle e da Manuela Ghizzoni del Partito democratico alla Commissione cultura della Camera per indagare in merito al fenomeno, che già si starebbe manifestando, di privati che offrono, a pagamento, la possibilità di frequentare corsi per poter conseguire i 24 crediti formativi che verranno richiesti al concorso 2018.

Tuttavia, il ministero dell'Istruzione di Valeria Fedeli ha puntualizzato che occorrerà attendere l'approvazione del decreto ministeriale che fisserà i requisiti e le condizioni inerenti al conseguimento dei crediti formativi.

Decreto concorso docenti scuole secondarie 2018: requisiti accesso

Nel dettaglio, il decreto attuativo della Buona scuola in merito al concorso degli aspiranti docenti per il 2018 (approvato pochi mesi fa), prevede che per poter insegnare alle scuole medie e superiori occorrerà superare il concorso e accedere al percorso formativo di tre anni. Requisito per l'accesso al concorso è il titolo di studio della laurea più ventiquattro crediti formativi universitari (i Cfu), che potranno essere sia curriculari che aggiuntivi, nelle materie psico-antro-pedagogiche e nelle discipline riguardanti le metodologie e le tecnologie didattiche.

Tuttavia, i laureati ed i neolaureati che vogliano partecipare al concorso del 2018 per le scuole medie e superiori, in attesa del decreto del ministero dell'Istruzione che spieghi, dettagliatamente, come dovranno essere conseguito i 24 crediti formativi, potrebbero essere attratti dalle iniziative dei privati che, dietro pagamento, proporrebbero i corsi necessari a conseguire i crediti mancanti.

Concorso docenti 2018: crediti formativi per scuole secondarie a pagamento?

Secondo Vacca del Movimento Cinque Stelle, inoltre, anche le stesse università potrebbero avvantaggiarsi economicamente erogando corsi formativi e master indirizzati all'ottenimento dei crediti per il concorso scuola 2018. Pertanto, nell'interrogazione parlamentare presentata dai due deputati si invita il ministero dell'Istruzione a promuovere una collaborazione con le università statali affinché i corsi possano essere gratuiti.

In tal senso, parole più rassicuranti arrivano dal sottosegretario al ministero dell'Istruzione, Gabriele Toccafondi, che informa dell'avvio di procedure di collaborazione del Miur con le istituzioni universitarie, affinché possa essere data la corretta applicazione al decreto che prevede il concorso.