Mentre i decreti attuativi sulle misure previdenziali tanto attese dagli italiani, ovvero l'ape Sociale e la Quota 41 per i lavoratori precoci sono già diventati operativi a seguito della loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, il Governo Gentiloni si è detto pronto a riaprire un altro capitolo sulle Pensioni riguardante l'innalzamento dell'età pensionabile.
Pronto il decreto sull'aumento dell'età pensionabile
Stando all'agenzia di stampa Adnkronos, infatti, un altro decreto dell'esecutivo sarebbe già pronto per essere esaminato. Innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni e 7 mesi a partire dal 2019; è questa la proposta sulla quale si sta mobilitando il Governo basata sugli adeguamenti dei requisiti alla speranza di vita.
Proposta che potrebbe suscitare non poche polemiche visto che andrebbe a penalizzare la maggioranza di lavoratori che nonostante abbiano raggiunto i requisiti per la pensione sono rimasti esclusi dalla parzialità contenute nelle norme pensionistiche della nuova Legge di Stabilità che ha esteso l'Ape Sociale e il meccanismo di Quota 41 sono ad una platea ristretta di beneficiari.
Cammarata critica il decreto del Governo
Al momento, potrebbe trattarsi di un'elaborazione tecnica ed il decreto potrebbe essere emanato dopo l'estate visto che, in piena fase elettorale la proposta rischia di rimanere ferma al palo. Difatti, arrivano già le prime critiche sollevate dalla vicepresidente di Unimpresa Maria Concetta Cammarata: "un eventuale nuovo intervento sulla previdenza con l'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni a partire dal 2019 penalizza sia i lavoratori sia le aziende.
Per i lavoratori si allungherebbe ancora di più la vita lavorativa mentre per le aziende si creerebbe un quadro di incertezza con costi maggiori e con il blocco del ricambio generazionale", ha affermato.
C'è chi, invece, avanza la richiesta di un allargamento della platea dei beneficiari che potranno usufruire dell'Ape Sociale oltre a chiedere qualche chiarimento per quanto riguarda l'Ape volontario, la nuova misura pensionistica riservata agli ultra 63 enni con 20 anni di contributi alle spalle che non ha avuto ancora luce visto che il decreto attuativo non è ancora stato emanato.
Il sindacalista Marcello Pacifico, infatti, nel bel mezzo della fase elettorale, continua a sostenere l'ipotesi di un ampliamento della platea soprattutto per gli addetti alle mansioni usuranti e nel contempo avrebbe chiesto un ulteriore chiarimento sulla modalità di restituzione del prestito per i lavoratori che usufruiranno dell'Ape volontario.