Continuano i lavori per mandare in pensione tutti i lavoratori aventi diritto alle nuove misure previdenziali contenute nella nuova Legge di Stabilità, ovvero dell'Ape Sociale e della cosiddetta Quota 41. Si tratta di due misure riservate strettamente alle categorie più deboli ma che potrebbero tornare al centro delle discussioni al fine di estendere la platea dei beneficiari.

L'Inps dà il via libera al monitoraggio delle istanze

Come già tanti sanno, entro il 15 luglio gli interessati dovevano presentare domanda di accesso ai benefici previdenziali corredata della documentazione necessaria presso l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, il quale sarò chiamato a verificare la sussistenza dei requisiti, inviare le certificazioni ai beneficiari e stilare la graduatoria entro il 15 ottobre.

Il Governo Gentiloni avrebbe stanziato circa 370 milioni di euro per far fronte a circa 60 mila istanze anche se molti lavoratori rischiano di rimanere esclusi a causa dell'esubero di domande. Difatti, sono circa 66.409 le domande presentate: 39.777 sono i richiedenti dell'Ape Sociale mentre altre 26.632 sono le domande inoltrate da coloro che intendono anticipare l'uscita dopo il versamento di 41 anni di contributi indipedentemente dall'età anagrafica. Un numero piuttosto ingente che potrebbe determinare lo slittamento delle domande nell'anno successivo anche se bisogna considerare che almeno il 10% delle istanze potrebbero essere rigettate a causa della mancanza dei requisiti.

Intanto, l'Inps avrebbe già avviato la procedura di monitoraggio che entro il 15 ottobre dovrà portare alla graduatoria finale ove saranno resi noti i beneficiari dell'Ape Sociale e del meccanismo di Quota 41.

Dunque, la prima parte sarebbe in fase di chiusura ma si dovrà attendere la seconda fase in cui i beneficiari aventi diritto alle nuove prestazioni dovranno presentare un'ulteriore domanda di anticipo dell'età pensionabile.

Governo concentrato sulla Fase 2

Il Governo Gentiloni, invece, sembrerebbe concentrato su altri fronti.

Si tratta della cosiddetta Fase 2 sulla previdenza che potrebbe chiudere definitivamente il cantiere sulle Pensioni. Saranno molti gli argomenti da affrontare negli incontri con le organizzazioni sindacali che potrebbero portare ad una pensione di garanzia per i giovani, alla revisione della previdenza complementare, all'estensione dell'Ape Sociale e alla proroga del regime sperimentale donna.