Questo 18 luglio il ministro del Lavoro Giuliano Poletti è intervenuto al videoforum di RepubblicaTV dove è stato intervistato dal noto giornalista Massimo Giannini. Ecco le parti salienti di quanto affermato dal ministro.

'Riforma Fornero andava fatta in maniera diversa. Da settembre potrebbe partire APE volontaria'

Un passaggio particolarmente rilevante è stato quando il ministro Poletti ha affermato: "L'austerity è stata una scelta dannosa per il nostro paese oltre che per l'Europa: abbiamo innalzato seccamente l'età pensionabile di 5-6 anni in una fase in cui si stavano perdendo posti di lavoro per la crisi.

Questo ha creato un muro che ha tenuto fuori i giovani". Poco dopo, a una precisa domanda di Massimo Giannini sulla riforma Fornero e il contestuale aumento dell'età pensionabile, Poletti ha poi risposto: "Io penso che andasse fatta in maniera diversa, serviva una gradualità diversa e fare in modo che l'innalzamento dell'età si realizzasse in tempi più compatibili con il quadro economico e sociale del paese. Aver creato uno stacco così alto ha prodotto degli effetti che poi abbiamo pagato, perché abbiamo fatto otto misure di salvaguardia per recuperare le persone che erano rimaste fuori sia dal posto di lavoro che dalla pensione. E oggi siamo qui che discutiamo su come affrontare questa situazione.

Aver usato in quel momento una modalità più misurata non avrebbe mancato di dare garanzie all'Europa, ma sull'altare dell'equilibrio di bilancio bisogna pensare alle conseguenze: in questo caso l'effetto è stato chiudere fuori dalla porta tutte le giovani generazioni del nostro paese". E poi ha proseguito: "Noi abbiamo abolito l'aggancio all'aspettativa di vita per i lavori usuranti, poi abbiamo fatto l'APE sociale per produrre flessibilità in uscita cercando di usare il criterio dell'equità.

Più di questo in questo momento non si poteva fare per motivi di risorse, ma i lavori non sono tutti uguali e bisogna guardare per primi a quelli che stanno peggio". Sempre sul tema pensionistico il Ministro ha anche detto che dai primi giorni di settembre potrebbe partire l'APE volontaria, tema che comunque è ancora al vaglio del Ministero dell'Economia e deve espletare ancora diversi passaggi.

'Oggi il mercato del lavoro è migliorato. Ora nuove misure: riforma centri impiego e taglio cuneo contributivo'

Il ministro Poletti ha anche difeso il Jobs Act, affermando che i dati sui NEET (Giovani che non studiano e non lavorano) al 20% sono negativi ma sono comunque rappresentano un miglioramento rispetto al 25% di 2 anni fa. Non ci possiamo accontentare ma dobbiamo sapere che la direzione presa è quella giusta". Poi ha aggiunto: "Oggi il mercato del lavoro è migliorato: abbiamo abolito i Co.co.pro. e i finti lavoratori autonomi, i quali sono diventati in gran parte dei contratti a tempo determinato o indeterminato: se facessimo un bilancio complessivo di tutte le forme di lavoro, possiamo concludere che oggi è meglio di ieri".

Come proposte per il futuro Poletti ha detto che sta lavorando sulla formazione e sull'accompagnamento al lavoro ad esempio dei neo-diplomati: "Noi stiamo riformando i centri per l'impiego e mettendoli a regime per accompagnare i giovani al lavoro". Aggiungendo che è allo studio pure un taglio stabile e definitivo del cuneo contributivo, pur non sapendo ancora dire l'importo totale della misura.

Sullo Ius Soli, Poletti ha detto: "Credo che sia stato giusto e ponderato rimandare la discussione, avventurarsi in un voto senza avere idea di quello che è l'esito non credo che sia saggio. Avere rimandato a settembre la discussione non significa averla abbandonata, ma è il tentativo di far sì che a livello parlamentare possa maturare il consenso".