Si continua a parlare anche della famigerata proposta sulla Quota 100 lanciata dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano e incardinata a Montecitorio ormai da diversi anni. Si tratta del disegno di legge volto a rendere più flessibile l'uscita pensionistica rispetto alle norme rigide dettate dalla Riforma Fornero approvata nel 2012 dal Governo Monti.

Damiano incalza il Governo sulla Quota 100

Il Governo Gentiloni e le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil si preparano ai prossimi incontri che apriranno definitivamente la Fase 2 che dovrebbero incentrarsi su altri temi rimasti ancora aperti dopo l'entrata in vigore della Legge di Stabilità 2017 mentre l'ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Cesare Damiano continua ad incalzare l'esecutivo sull'introduzione di una flessibilità in uscita attraverso il meccanismo di quota 100 che darebbe la possibilità a migliaia di lavoratori di lasciare il lavoro a partire dai 62 anni di età anagrafica accompagnati dai 38 anni di anzianità contributiva.

Una proposta che sembra avere molti consensi da parte delle varie forze politiche anche se il Governo non sembrerebbe disposto a riprendere in mano l'argomento. Tale proposta, infatti, non abbasserebbe affatto l'età pensionabile visto che andrebbe sommata con gli anni contributivi fino al raggiungimento di Quota 100. Nonostante sia un argomento molto complesso, però, il deputato del Partito Democratico sarebbe comunque pronto a sottoporre al Governo Gentiloni la sua proposta a favore di tutti i lavoratori italiani rimasti fortemente penalizzati dalla Legge Fornero.

Ecco Quota 100 e Quota 40 di Salvini

Sebbene non ci sia ancora una proposta di legge, si continua a discutere anche della proposta avanzata tempo fa dal segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini.

Anch'egli, infatti, avrebbe lanciato la Quota 100 anche se si tratterebbe di una proposta ben diversa da quella di Damiano. Difatti, secondo lo stesso Salvini, il lavoratore dovrebbe avere la possibilità di anticipare l'uscita dopo il raggiungimento di almeno 60 anni di età anagrafica sommati ai 40 anni di contributi; cosa che abbasserebbe l'età pensionabile ma nello stesso tempo innalzerebbe il requisito contributivo.

Per i lavoratori precoci, invece, si starebbe studiando un meccanismo di uscita (Quota 40) che darebbe loro la possibilità di anticipare l'uscita dopo la maturazione di 40 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica. Si tratta, tuttavia, solo di alcune ipotesi che potrebbero essere comunque discusse a margine della riapertura dei lavori per la Legge di Stabilità 2018.