Il nodo dell'aumento dell'età di uscita per la pensione anticipata e di vecchiaia Inps tiene banco nelle settimane che precedono l'inizio dei lavori per la legge di Bilancio 2018 del Governo. Infatti, l'innalzamento automatico dal 2019 dell'età necessaria per l'uscita anticipata a 64 anni e di quella occorrente per la vecchiaia a 67, con cinque mesi in più rispetto al 2016, 2017 (non per tutte le categorie di lavoratori) ed al 2018, rischia di diventare il nuovo campo di battaglia politico tra Governo e sindacati. Si dovrà decidere sulla base dei dati demografici che verranno forniti dall'Istat sulla speranza di vita dei contribuenti italiani.

Di certo, il Governo Gentiloni si troverà a fronteggiare e a decidere su due scalini di incremento dell'età di uscita Inps per entrambe le tipologie di Pensioni, anticipate e di vecchiaia, risalenti a leggi di anni fa ed alla riforma delle pensioni della Fornero.

Pensioni vecchiaia Inps 2017, adeguamenti 2018: donne, dipendenti, autonomi e statali

Infatti, i 5 mesi in più che potrebbero richiedersi per le pensioni anticipate e di vecchiaia Inps dal 2019 non saranno l'unico adeguamento dell'età di uscita delle pensioni. Nel mezzo, a partire dal 1° gennaio 2018, si adegueranno le pensioni di vecchiaia di alcune tipologie di contribuenti, soprattutto derivanti dall'equiparazione del requisito dell'età di uscita tra uomini e donne voluto dalla riforma Fornero.

E saranno adeguamenti salatissimi per le donne, con innalzamento dei requisiti per la pensione Inps anche di un anno. Il tutto mentre l'età ha già subito forti rialzi negli anni scorsi. Per i lavoratori alle dipendenze uomini e per gli autonomi, l'età di uscita per la pensione di vecchiaia rimarrà fissata a 66 anni e sette mesi.

L'ultimo aggiornamento si ebbe al 1° gennaio 2016 ed è su questa categoria che si sono adeguate o si adegueranno le altre pensioni. La stessa età di pensione è prevista anche per i lavoratori statali, sia uomini che donne. Proprio le lavoratrici avranno, invece, l'aumento più consistente: nello specifico si tratta delle donne che svolgano l'attività alle dipendenze, nel settore privato.

Infatti, fino al 31 dicembre 2017 l'età di uscita per la pensione di vecchiaia Inps è fissata a 65 anni e 7 mesi, dal prossimo anno per uscire da lavoro occorreranno 12 mesi in più, dunque la quota anagrafica dovrà essere di 66 e 7 mesi.

Pensioni anticipate e vecchiaia Inps 2017: età uscita 2018 e 2019

Ben 6 mesi in più, invece, dovranno lavorare per andare in pensione di vecchiaia Inps le donne che siano autonome: l'età di uscita, dal 1° gennaio 2018, infatti passerà dai 66 e un mese ai 66 e 7 mesi. In poche parole, dal prossimo anno, tutti, dipendenti e autonomi, uomini e donne, del settore privato o statale, usciranno a 66 anni e sette mesi. Per la verifica di chi potrà andare in pensione di vechiaia Inps, si può far riferimento alla propria data di nascita che non dovrà essere successiva al giorno 31 maggio 1952, altrimenti, per le uscite del 2019, ponendo che l'età si adegui ai 67 anni, la propria data di nascita non dovrà superare il 31 dicembre del 1952.

Per quanto concerne la pensione anticipata, invece, fino a tutto il 2018 l'età di uscita sarà pari a 63 anni e 7 mesi: potranno accedervi i contribuenti che abbiano la data di nascita non successiva al 1° giugno del 1955. Nel caso in cui non si dovessero avere i requisiti anagrafici per il prossimo anno e con un adeguamento a 64 anni dal 2019 (5 mesi in più), l'uscita anticipata slitterebbe ai nati fino al 1° gennaio del 1956.