Continuano i dibattiti sull'introduzione di una maggiore flessibilità in uscita in vista della riapertura della cosiddetta Fase 2 e del cantiere sulla prossima Legge di Stabilità che entrerà in vigore a partire dal prossimo primo gennaio 2018. Resta ancora al centro della discussione il meccanismo di quota 100 ideato dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano visto che al momento è l'unica ipotesi con maggiori consensi da parte delle varie forze politiche e dai sindacati.

Proietti conferma: 'circa 6 miliardi di risparmi'

Ad intervenire è il segretario confederale della Uil Domenico Proietti che continua ad incalzare il Governo Gentiloni sull'argomento legato alle risorse da impiegare per gli interventi sulla previdenza.

Secondo il sindacalista, infatti, le risorse per attuare alcuni provvedimenti ci sarebbero: in una nota della Uil, si evince l'esistenza di circa 6 miliardi di euro stanziati dalla precedente Riforma Fornero ma non ancora utilizzati.

"Il Governo non ha alcun alibi. In questi anni, infatti, oltre alla gigantesca operazione di cassa fatta con la legge Monti-Fornero, si è continuato a prelevare da alcuni fondi aventi fini previdenziali", ha spiegato il segretario della Uil secondo il quale, le risorse messe a disposizione dall'esecutivo sarebbero servite a finanziare la proroga del regime sperimentale donna, il riconoscimento dei lavori di cura, l'estensione della platea dei lavori usuranti e l'attuazione delle misure di salvaguardia.

Risorse che non sarebbero mai state utilizzate e che andrebbero recuperate per intervenire con altre misure sulla previdenza.

Le risorse non basterebbero per la Quota 100

In particolar modo si pensa all'introduzione di una maggiore flessibilità in uscita attraverso il meccanismo di Quota 100, una proposta lanciata dal Presidente Damiano e incardinata dal 2015 in Commissione Lavoro alla Camera.

Quota 100, infatti, sembrava destinata a rimanere nel dimenticatoio anche se potrebbe ritornare nuovamente sui tavoli dell'esecutivo a margine della cosiddetta Fase 2. Secondo Proietti, infatti, circa 1 miliardo e 997 milioni di euro sarebbero i fondi stanziati per l'estensione dei lavori usuranti mentre altri 3 miliardi di euro sarebbero le risorse stanziate e mai utilizzate per il riconoscimento dei lavori di cura. Le risorse finanziarie ci sarebbero e ammonterebbero a circa 6 miliardi di euro anche se per un intervento come Quota 100 occorrerebbe uno stanziamento che va dai 7 ai 10 miliardi.