Sembra sfumare del tutto l'ipotesi di una approvazione del meccanismo di Quota 100 proposto dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano volto a rendere più flessibile l'uscita dall'attività lavorativa di migliaia di lavoratori che hanno dovuto patire le rigide norme dettate dalla Riforma Fornero.
Quota 100 troppo costosa per le casse statali
Dopo due lunghi anni in Commissione Lavoro alla Camera, il ddl 857 firmato dal Presidente Damiano torna al centro delle discussioni in vista dei lavori che dovrebbero dare vita alla nuova Legge di Stabilità 2018.
Tale proposta, però, sembrerebbe destinata ancora a restare nel dimenticatoio visto che i fondi necessari per l'attuazione di una misura sarebbero insufficienti. quota 100, infatti, richiederebbe una copertura finanziaria di circa 7-8 miliardi di euro, una cifra piuttosto ingente che per il Governo Gentiloni sarebbe difficile da reperire nonostante il costante incremento del Pil.
A confermarlo è anche il consigliere economico di Palazzo Chigi Marco Leonardi che in un'intervista a Termometro Politico avrebbe dichiarato che la Legge di Stabilità 2018 non potrebbe supportare un costo di 7-8 miliardi di euro. La proposta, quindi, rischia di rimanere ancora una volta bocciata per via delle liquidità nonostante avesse ricevuto molti consensi da parte delle varie politiche e sociali visto che avrebbe dato la possibilità ai lavoratori di lasciare anticipatamente l'attività lavorativa dopo il raggiungimento di almeno 62 anni di età anagrafica e 38 anni di versamenti contributivi oppure 63 anni di età e 37 anni di contribuzione o ancora, al raggiungimento di 64 anni di età e 36 anni di contributi effettivamente versati.
Ape sociale e Quota 41 in Legge di Stabilità
In altre parole, avrebbe reso più flessibili le attuali norme in materia pensionistica contenute nel sistema previdenziale italiano. Non è escluso, però, che la delicata questione potrebbe essere nuovamente riaperta. Sembra esserci uno spiraglio per le altre misure previdenziali come l'Ape Sociale e Quota 41 a favore dei lavoratori precoci per le quali sarebbero previsti alcuni correttivi al fine di estendere le platee dei beneficiari oltre al riconoscimento dei lavori di cura e assistenza per le lavoratrici ai fini contributivi e lo stop all'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita; argomenti che potrebbero vedere la luce nella prossima Legge di Stabilità che entrerà in vigore nel 2018.