Una nuova manifestazione dei lavoratori precoci è prevista per il prossimo 23 settembre a Torino, presso la Reggia di Venaria Reale. Ad organizzarla è il gruppo "41 per Tutti Lavoratori Uniti". Oggi, sulla pagina ufficiale Facebook del gruppo, è stato pubblicato un video nel quale si ricordano agli iscritti i dettagli in breve dell'incontro. Non è una data casuale quella di sabato, poiché 24 ore dopo inizieranno i lavori del G7 di Torino, a cui prenderanno parte i Paesi più industrializzati: Stati Uniti, Giappone, Canada, Germania, Regno Unito, Francia e Italia.

L'obiettivo da parte del gruppo è di sensibilizzare il tema della Quota 41, di cui abbiamo parlato nelle ultime notizie sulle pensioni di oggi.

I dettagli dell'incontro di Torino

L'incontro si terrà in Piazza Atzei nella giornata di sabato 23 settembre, dalle 14 alle 22. Ad organizzarlo è il Comitato Piemonte del gruppo "41 per Tutti Lavoratori Uniti". Sono invitati, oltre coloro che chiedono quota 41 per tutti, tutti coloro che desiderano continuare a difendere i propri diritti. Fra questi vengono citati il lavoro, la pensione e - non ultima per ordine di importanza - la dignità di donne e uomini. Si prevede un'adesione numerosa ed uno degli obiettivi è di "battere il ferro finché caldo", considerata la visibilità che quota 41 sta avendo negli ultimi mesi dopo la misura del governo Gentiloni.

In maniera non corretta viene definita la pensione anticipata dei precoci, perché prima del raggiungimento dell'età pensionabile (fissata a 66 anni e 7 mesi quest'anno) quei lavoratori che hanno maturato 41 anni di contributi possono andare in pensione. Al momento però la vera quota 41 è disponibile per le uniche categorie che già rientrano nell'Ape social.

Sono state comunque migliaia le domande pervenute all'Inps dopo la pubblicazione dei decreti attuativi sull'anticipo pensionistico agevolata e appunto la quota 41 lo scorso mese di luglio.

Il problema delle risorse

Di recente, Francesca Lemma - amministratrice del gruppo "41 per Tutti Lavoratori Uniti" - insieme ad un paio di altri rappresentanti del gruppo "Aboliamo aspettativa di vita per il diritto alla pensione", ha presenziato a Montecitorio ad un incontro con una delegazione di deputati del Movimento 5 Stelle, che hanno assicurato il loro pieno appoggio alla causa del prepensionamento dei precoci.

Il sentiero però, per usare un'espressione famosa, appare stretto. Anzi, strettissimo.

Il problema rimane sempre lo stesso. Quello delle risorse finanziarie. Il destino della pensione dei lavoratori precoci verrà scritto probabilmente entro fine mese, all'indomani dell'approvazione del Documento di Economia e Finanza (Def ndr). Dai fondi che resteranno a disposizione per la prossima Legge di Bilancio sapremo se e quante risorse saranno destinate al pacchetto previdenziale. Se lo scorso anno vennero inserite Ape social, volontaria e quota 41 "ristretta", probabilmente per il 2018 non possiamo aspettarci fuochi d'artificio, anzi.

I precoci continuano a crederci, tanto da aver fatto propria anche la battaglia per l'abolizione dell'aspettativa di vita. Per conoscere i commenti alla manifestazione del 23 settembre e le ultime novità sui lavoratori precoci seguite la pagina Facebook Pensioni Ora oppure cliccate il tasto Segui in alto a destra.