Proseguono gli attacchi alla Legge Fornero, mentre c'è chi chiede uguaglianza sociale in merito al cosiddetto vitalizio parlamentare, che in realtà è una pensione vera e propria, citando gli stessi lavoratori precoci. Le ultime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 19 settembre sono nuovamente incentrate sulla riforma previdenziale, tanto criticata dai politici sia di destra che di sinistra, ma su cui non si è mai intervenuto realmente per abolirla. Ci aveva provato Matteo Salvini, con un referendum abrogativo, tentativo bloccato dalla Corte costituzionale.
Oggi ci riprova il Movimento 5 Stelle, con il candidato premier Luigi Di Maio che parla anche dell'età pensionabile legata all'aspettativa di vita.
Riforma pensioni Fornero: 'La aboliremo'
Di Maio ci va giù pesante e attacca a testa bassa la riforma Fornero. Secondo il vice presidente della Camera, l'attuale legge pensionistica sarà abolita quando il Movimento 5 Stelle vincerà le elezioni politiche che dovrebbero tenersi la prossima primavera. Per il M5S quello della riforma previdenziale potrebbe essere un cavallo di battaglia molto importante da cavalcare, visto che insieme alla Lega Nord è l'unica forza politica a non aver mai avuto un punto di contatto con lei.
L'abolizione della legge Fornero rimane in cima ai desideri di molti lavoratori italiani, tra cui gli stessi esodati.
Di recente, si è scoperto che oltre 3.000 persone non sono rientrate nell'ottava e ultima salvaguardia predisposta dal governo per la nuova categoria di lavoratori creata dalla stessa Fornero. Per i meno esperti, gli esodati sono coloro che dopo aver interrotto il proprio rapporto di lavoro in presenza di accordi di ristrutturazione o crisi aziendale, si sono ritrovati impossibilitati ad andare in pensione a causa dell'innalzamento dell'età pensionabile deciso con la riforma del 2011.
Vitalizio, la richiesta di Rizzetto
Dopo averlo visto in azione in occasione della trasmissione Agorà, a cui ha partecipato insieme alla professoressa Elsa Fornero, l'onorevole Walter Rizzetto è tornato a parlare di Pensioni. In un post pubblicato nella serata di ieri, il deputato di Fratelli d'Italia ha pubblicato le immagini della lettera inviata alla presidente della Camera Laura Boldrini.
Il numero due della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati ha chiesto di poter accedere al trattamento pensionistico al pari di ogni lavoratore italiano, secondo dunque le regole della legge Fornero.
Nella stessa lettera, Rizzetto però si rende conto quanto possa essere difficile tale passaggio, e dunque propone il contrario. Cioè, che l'età dei 65 anni prevista oggi per l'accesso alla pensione da parlamentare venga estesa anche a tutti gli altri cittadini italiani, che invece devono fare i conti oltre che con la riforma Fornero anche con il meccanismo dell'aspettativa di vita, che dal 2019 porterà la pensione di vecchiaia a 67 anni. Il gesto di Rizzetto ha raccolto numerosi consensi tra gli utenti social, in gran parte lavoratori.
Quota 41, un'ulteriore battaglia
Walter Rizzetto, nella richiesta presentata alla presidente Boldrini, ha citato anche i lavoratori che dopo 40 anni di contributi non possono andare in pensione. Chiaro il riferimento alla pensione dei lavoratori precoci, che per essere raggiunta nella maggior parte dei casi si deve lavorare per oltre 42 anni. La misura cosiddetta "quota 41" varata dal governo è molto limitativa. Infatti, raccoglie unicamente le categorie che possono beneficiare dell'Ape social, con la differenza che se si è precoce si ha diritto alla pensione dopo 41 anni di contributi.
Intanto sul gruppo "41 per Tutti Lavoratori Uniti" è comparso l'invito a partecipare a Torino, in Piazza Atzei, nei pressi della Reggia Venaria Reale, per discutere dei temi quali quota 41 per tutti, abolizione dell'aspettativa di vita e della legge Fornero. L'incontro pubblico è organizzato dal Comitato Piemonte. Per ulteriori dettagli e conoscere le ultime novità sulle pensioni cliccate il tasto Segui in alto a destra.