Mentre è atteso un ulteriore confronto con il Governo Gentiloni, le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil avrebbero presentato la loro proposta unitaria al fine di garantire una maggiore flessibilità in uscita a tutti quei lavoratori che hanno dovuto fare i conti con la Legge Fornero.

Cgil, Cisl e Uil presentano la loro proposta

Nella piattaforma unitaria, infatti, le parti sociali mirano in primo luogo al blocco dell'adeguamento dei requisiti all'aspettativa di vita visto che, dal 2019 molti lavoratori potrebbero andare incontro ad un ulteriore aumento dell'età pensionabile fino al raggiungimento dei 67 anni di età anagrafica.

"Superare le rigidità e favorire il turnover generazionale per rendere più equo l'attuale sistema previdenziale", è questo lo scopo delle organizzazioni sindacali contenuto nella proposta unitaria che prevede anche uno sconto contributivo per le lavoratrici per ogni figlio oltre al bonus contributivo riconosciuto alle donne che assistono familiari con disabilità grave.

Damiano favorevole alla piattaforma unitaria dei sindacati

Nei piani dei sindacati, anche l'abbassamento della soglia contributiva dai 36 anni ai 30 anni per l'accesso all'Ape Sociale a favore dei lavoratori addetti alle mansioni particolarmente usuranti e faticose. Particolare soddisfazione è stata dimostrata anche dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano che avrebbe affermato: "L'apertura del confronto sulla Legge di Bilancio si avvicina e tutti affilano le armi.

Noi ci batteremo per una proposta di sviluppo che sappia tenere insieme i temi del lavoro e dello Stato Sociali".

Nuovo confronto dopo il Def

L'ex ministro del Lavoro, infatti, sembrerebbe d'accordo con i sindacati sul punto riguardante il blocco dell'aumento dell'età pensionabile oltre al tema inerente all'abbassamento dei requisiti contributivi.

Intanto, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti avrebbe ribadito che un nuovo confronto potrebbe riaprirsi entro la fine di settembre, ovvero, dopo l'approvazione del nuovo Documento di Economia e Finanza volto a quantificare le risorse finanziarie disponibili per attuare gli interventi necessari sul tema previdenziale.

Non è escluso, infatti, che i sindacati potrebbero puntare anche sull'ampliamento della platea dei beneficiari per l'accesso all'anticipo pensionistico a costo zero e al meccanismo di Quota 41 a favore dei lavoratori precoci.