Quello tra vita privata e lavoro è un equilibrio molto delicato e, in particolare per coloro che hanno un partner e dei figli, risulta spesso difficile far quadrare le esigenze della vita professionale con un rapporto "decoroso" con i propri familiari.

Proprio per favorire il mantenimento del cosiddetto work-life balance è stato concepito e realizzato il Caldera Park Worklife un centro servizi a disposizione dei circa 4 mila dipendenti delle aziende che hanno gli uffici all'interno del business center milanese.

I servizi a disposizione dei lavoratori

C'è una pista per il running da mille e seicento metri, spazi per il fitness e lo yoga, ma anche aree adibite al coworking dove free lance, lavoratori "flessibili" e soprattutto startupper (giovani e meno giovani) possono trovare l'ambiente più congegnale alle proprie attività. Per i più ardimentosi, è disponibile una parete per arrampicata alta 10 metri, mentre per tutti gli altri sono disponibili un asilo nido, centri estetici e una vasta serie di attività per semplificare la vita di chi lavora all'interno del complesso direzionale.

Il progetto, promosso da Generali Real Estate società proprietaria dell'area, muove da una concezione innovativa che, migliorando la qualità della vita e il benessere dei lavoratori, ne promuove anche il rendimento professionale a beneficio dei datori di lavoro: secondo una studio realizzato dalla società di consulenza Mc Kinsey, le migliori condizioni lavorative portano a una riduzione delle assenze nell'ordine del 15% e a un aumento della produttività del 5%.

E' previsto un sondaggio periodico per misurare la soddisfazione delle imprese nel complesso, mentre sarà un app sviluppata da CBRE a consentire la gestione delle varie promozioni e convenzioni del centro servizi.

Un cambio di prospettiva

Mentre troppo spesso la classe dirigente del nostro paese rimane ancorata a schemi e paradigmi altamente superati, si pensi ad esempio alle discussioni sulla riduzione dell'orario di lavoro o alle polemiche sulle esternazioni del ministro Poletti, il mondo del lavoro per forza di cose deve adeguarsi al passo incessante dettato dall'innovazione tecnologica.

Se quest'ultima contribuisce talvolta a rendere maggiormente precari i rapporti con i lavoratori, la medaglia della flessibilità ha anche un rovescio positivo che si può tradurre in una più elevata flessibilità con margini di miglioramento per la qualità della vita.