Le annunciate ondate di concorsi pubblici ed assunzioni nella Pubblica Amministrazione cominciano a prendere corpo, grazie a due decreti approvati dalla ministra Marianna Madia di concerto con il ministro delle Finanze, Pier Carlo Padoan. Le assunzioni, circa 8 mila, riguarderanno diversi comparti del settore pubblico, tra cui Inps, Ministeri, Agenzia delle Entrate e Forze dell’Ordine, e potranno avere, per 5.590 posti, effetto immediato in quanto ricadono anche su budget degli anni passati.
Vediamo nel dettaglio quali sono i posti disponibili e quali saranno i tempi e le modalità di svolgimento dei concorsi.
Via libera ai concorsi pubblici nella Pubblica Amministrazione: i posti disponibili
I decreti oggi approvati autorizzano, in totale, 7.903 assunzioni, di cui ben 5.149 riguarderanno le Forze dell’Ordine secondo la seguente distribuzione:
- 2.033 posti per l’Arma dei Carabinieri (tutti da assegnare secondo il budget 2016 non utilizzato);
- 1.090 posti nella Polizia Penitenziaria;
- 1.032 posti nella Polizia di Stato;
- 619 posti nella Guardia di Finanza;
- 375 posti nei Vigili del Fuoco.
I rimanenti posti saranno distribuiti tra diversi enti pubblici secondo le seguenti quote:
- 730 assunzioni all’Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale);
- 517 assunzioni presso il Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze)
- 509 assunzioni al Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo)
- 236 assunzioni presso l’Agenzia delle Entrate.
Si prospettano, quindi, interessanti opportunità sia per gli idonei dei Concorsi Pubblici degli anni passati ancora in attesa di una chiamata che per quanti attendono la pubblicazione di nuovi bandi di concorso.
Come e quando si svolgeranno i nuovi concorsi pubblici
Proprio il contenuto dei bandi di concorso dovrebbero rappresentare la principale novità per quanto riguarda questa nuova ondata di assunzioni nel settore pubblico. La ministra Madia sta infatti lavorando, nell’ambito della riforma della Pubblica Amministrazione, alla definizione di quelle che dovranno essere le linee guida per tutte le future procedure di selezione, che dovranno essere semplificate e svolgersi con cadenze regolari.
Si punta, infatti, ad una razionalizzazione e centralizzazione dei concorsi attraverso, innanzitutto, la creazione di un unico portale informatico dedicato per tutti i bandi dalla Pa. Intanto, pare certo che la prima novità ad essere introdotta sarà quella del tetto del 20% di idonei che avrà l’effetto di porre fine al fenomeno delle lunghe liste d’attesa per concorrenti idonei che rischiano di non essere mai chiamati in servizio.
Per diventare operativi, i decreti che sbloccano le quasi 8 mila assunzioni dovranno ora passare al vaglio della Corte dei Conti, dopo di che scatterà l’attesa dei bandi di concorso le cui procedure dovranno concludersi entro il 2019.