Sarebbe questione di giorni ormai l'arrivo in Gazzetta Ufficiale del decreto sull'Ape volontaria, firmato ad inizio settembre dal premier Paolo Gentiloni. Sono ore di attesa anche per le lavoratrici che desiderano andare in pensione con Opzione Donna, il regime sperimentale che consente di accedere all'assegno previdenziale all'età di 57 anni con 35 anni di contributi. Le ultime novità sulle pensioni di oggi lunedì 2 ottobre fanno riferimento a due tematiche di estremo interesse. Nell'altro approfondimento, vi abbiamo dato conto delle ultimissime sulla riforma Fornero e i lavori di cura.

Via libera per l'Ape volontaria?

Entro questa settimana potrebbe esserci il semaforo verde per l'anticipo pensionistico volontario, la cui pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è attesa ormai da settimane. Stando alle indiscrezioni riportate dai colleghi di Termometro Politico, il via libera dovrebbe arrivare non più tardi di questa prima settimana di ottobre. Un passo importante per l'esecutivo, che completa così il pacchetto della flessibilità previdenziale, reintrodotta dallo scorso anno grazie ai decreti attuativi sull'Ape social e quota 41 (per pochi), che hanno visto l'ufficialità soltanto a luglio di quest'anno.

Se saranno rispettati i tempi della precedente pubblicazione in Gazzetta del decreto sull'Ape sociale, il semaforo verde scatterà entro questo fine settimana.

Per l'anticipo pensionistico agevolato trascorsero 25 giorni rispetto all'annuncio della firma del primo ministro Gentiloni sul decreto. Attualmente, il testo del decreto si trova presso la Corte dei Conti, che rappresenta appunto l'ultimo stadio prima del passo finale prima della pubblicazione nella G.U. Sono tanti i lavoratori che attendono tale provvedimento.

Ricordiamo come l'Ape volontaria reintroduca la pensione anticipata per tutti i lavoratori che decidono di lasciare anzitempo il proprio posto di lavoro, rinunciando a parte del proprio assegno. L'anticipo può essere richiesto all'età di 63 anni, dunque 3 anni e 7 mesi prima del limite d'età fissato dalla Legge Fornero a 66 anni e 7 mesi.

Se non ci sarà il blocco dell'aspettativa di vita, i requisiti anagrafici subiranno un aumento di 5 mesi, portando il nuovo limite a 67 anni dal 1° gennaio 2019, sia per gli uomini che per le donne. Quest'ultime andranno in pensione alla stessa età dei colleghi uomini a partire dall'inizio del prossimo anno (2018 ndr).

Rimangono invece in sospeso le convenzioni fra governo e gli enti quali Abi e Ania per il prestito bancario e l'assicurazione in caso di morte del pensionato. La partita sull'entità del taglio alla pensione si gioca principalmente in questo campo. Per i dati ufficiali, non resta che attendere l'ufficialità del provvedimento, che si dovrebbe avere ricordiamo entro la prima settimana di ottobre.

Subito dopo la pubblicazione vi forniremo gli aggiornamenti sulle tempistiche per l'invio della domanda e altre info utili.

I giorni di Opzione Donna

Resta cruciale all'interno del dibattito previdenziale la discussione intorno alla proroga di Opzione Donna. Per il 30 settembre erano attese novità fondamentali sui contatori di OD, per avere qualche certezza in più sui fondi rimasti a disposizione per l'eventuale estensione del regime sperimentale che consente ricordiamo alle lavoratrici di lasciare la propria occupazione dopo 35 anni di contributi se si è raggiunta l'età di 57 anni. Dati certi sono attesi questa settimana, durante la quale sul tema ci saranno numerosi interventi.

L'ultimo in ordine cronologico, molto apprezzato dalle lavoratrici, è stato quello del Movimento 5 Stelle, che la settimana scorsa ha apertamente chiesto all'esecutivo di prorogare la misura della pensione anticipata delle donne al 2018. Restate aggiornati su temi quali Ape e OD, cliccando il tasto Segui per conoscere le principali notizie sulle pensioni.