"E' ormai chiaro che essere diventati il Paese che manda i lavoratori in pensione addirittura più tardi della Germania, non è un vantaggio per nessuno. A pagare questa scelta sono soprattutto i giovani". Lo ha detto il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano ancora alle prese con l'aumento dell'età pensionabile dovuto all'adeguamento dei requisiti ai dati Istat.

Dal 2019 aumenteranno i requisiti

Un argomento sul quale si discute ormai da mesi che non convince la maggior parte della classe politica e soprattutto continua a deludere le aspettative di migliaia di lavoratori che da anni attendono l'agognata pensione.

Dal 2019, infatti, i requisiti pensionistici dovrebbero adeguarsi automaticamente all'aspettativa di vita, cosa che comporterebbe un aumento di ulteriori cinque mesi sull'età pensionabile che passerebbe dai 66 anni e 7 mesi ai 67 anni per il conseguimento della pensione di vecchiaia.

Damiano chiede interventi al Governo

Rinviare la decisione del Governo al giugno del 2018 potrebbe essere una soluzione utile seppure non sia un intervento definitivo. Difatti, secondo l'ex ministro del Lavoro Damiano si avrebbe maggior tempo per decidere sul da farsi dopo che il Governo Gentiloni avrebbe deciso di occuparsi di altre priorità da inserire nella nuova Legge di Bilancio che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2018.

Stando a quanto scrive PensioniOggi, l'aumento dei requisiti pensionistici dovuti all'adeguamento ai dati Istat penalizzerebbe soprattutto le giovani generazioni visto che non favorirebbe il cosiddetto ricambio generazionale più volte sbandierato dallo stesso Damiano. Per questo motivo il deputato del Partito Democratico si vede costretto ad avviare una nuova battaglia volta a chiedere all'esecutivo lo spostamento dell'adeguamento a giugno 2018 in modo tale da trovare maggior tempo per una discussione in Parlamento.

Come ricorda Damiano, inoltre, l'incremento dell'età pensionabile è stato introdotto dalla Legge 122/2010 e poi anticipato dalla Legge Fornero del 2012. Dunque, i requisiti pensionistici sono stati già adeguati più volte all'andamento dei dati Istat incrementanto ulteriormente l'età pensionabile: nel 2013, infatti, l'età utile per il pensionamento ha subito un aumento di tre mesi mentre nel 2016 i requisiti pensionistici sono aumentati di altri quattro mesi. Resta da capire, se anche quest'anno si dovrà andare in contro ad un ulteriore aumento e quali saranno le prossime mosse del Governo dopo le richieste del Presidente Damiano.