La Legge di Bilancio 2018 inizia oggi il suo iter parlamentare ma, nel frattempo, continuano ad emergere importanti novità che potrebbero trovare posto al suo interno, anche se con qualche modifica in corso d'opera. Ultima, in ordine di tempo, la predisposizione da parte del Governo di specifici percorsi di ricollocazione anticipata uniti a degli incentivi per l'assunzione dei lavoratori in Cassa Integrazione Straordinaria. Vediamo, quindi, di spiegare nel dettaglio cosa prevede la nuova misura a favore dell'occupazione.
Il percorso di ricollocazione anticipata
Il Governo vuole giocare d'anticipo, questa volta, e avrebbe studiato un meccanismo che consentirebbe ai lavoratori in Cigs di trovare una nuova occupazione ancora prima di perdere quella vecchia. Cioè il percorso di ricollocazione, appunto. Viene previsto che il lavoratore cassaintegrato svolga un periodo di formazione, normalmente coincidente con il periodo di sospensione dall'attività lavorativa, al termine del quale dovrebbe essere positivamente inserito nel nuovo posto di lavoro.
Di solito, tale periodo formativo durerà, nelle ipotesi del Governo, 6 mesi prorogabili per altri 6, ma in casi straordinari potrebbe includere l'intero periodo di cassa integrazione straordinaria, cioè 24 mesi.
Gli incentivi per le aziende e i lavoratori
Come accennavamo, questo percorso formativo è legato a degli incentivi, che interesseranno entrambe le parti del rapporto. Infatti, per quanto riguarda le aziende che assumeranno ex cassaintegrati, queste godranno di uno sgravio contributivo nell'ordine del 50% per i primi 18 mesi di contratto, se questo rientra nella tipologia a tutele crescenti.
Se, invece, il contratto è a termine lo sgravio sarà usufruibile solo per 12 mesi. Viene, inoltre, stabilito un tetto massimo all'importo della decontribuzione che non può superare, comunque, i 4030 euro annui.
Da parte loro, anche i lavoratori ex cassaintegrati ottengono dei benefici. Viene, infatti, riconosciuto loro un contributo pari al 50% della Cassa integrazione straordinaria residua.
Viene, inoltre, prevista la possibilità di erogare un ulteriore incentivo all'esodo per ulteriori 9 mesi, che risulterebbe completamente detassato. Se il percorso di ricollocazione non dovesse concludersi con esito positivo il lavoratore avrà comunque diritto di usufruire dell'indennità di disoccupazione naspi per un periodo massimo di 24 mesi.