Il Rei, il reddito di inclusione che sarà la nuova misura unica di contrasto alla povertà è ufficialmente partito. Dal 1° dicembre dovrebbero iniziare a poter presentare le istanze tutti i soggetti disagiati interessati dal sussidio. La misura dal punto di vista dell’erogazione fisica dei soldi partirà dal 1° gennaio 2018. C’era attesa per la classica circolare Inps che recependo quanto stabilito dai legislatori, spiega tutto quello che è necessario conoscere della misura, dai requisiti fino alla presentazione della domanda. L’Inps al riguardo, lo scorso 22 novembre ha emanato e pubblicato sul suo portale ufficiale la circolare illustrativa del Rei, facendo seguito ad un precedente messaggio del giorno prima, che ne illustrava le modalità tecniche di presentazione delle istanze.

La circolare

Secondo la premessa che l’Istituto ha voluto inserire nella circolare 172 del 22/11/2017, il Rei è una misura di contrasto alla povertà ed all’esclusione sociale che però è collegata alla cosiddetta prova dei mezzi, cioè alla situazione reddituale del nucleo familiare del soggetto richiedente. Altra condizione inserita nella misura è l’adesione al progetto personalizzato che la misura prevede e che servirà a far uscire fuori dall’isolamento sociale e lavorativo del disagiato. In pratica, una misura doppi che oltre ad offrire sostentamento economico ai possibili fruitori, offre anche un percorso volto a ricollocare al lavoro o socialmente i soggetti beneficiari ed ai componenti della famiglia.

Nella circolare si fa presente che la situazione di disagio economica deve essere messa in luce tramite la Dichiarazione Sostitutiva Unica che serve per la richiesta dell’Isee. La Dsu deve essere antecedente la domanda del Rei, pertanto sarà necessario richiedere prima l’Isee e poi presentare domanda per il Rei. I beneficiari devono essere cittadini italiani, comunitari o extra comunitari con permesso di soggiorno di lunga durata e contestualmente devono risiedere in territorio italiano da almeno 2 anni consecutivi prima della presentazione dell’istanza.

Requisiti specifici ed alternativi sono la presenza nel nucleo familiare di un figlio minorenne, di un disabile, di una donna in gravidanza accertata o di un disoccupato over 55.

Requisiti, importi e domanda

dal punto di vista della situazione economica di disagio, due le componenti da valutare, quella reddituale e quella patrimoniale.

L’Isee non deve superare € 6.000, l’Isre (che nell’Isee deve essere quello ai fini del Rei) non superiore ad € 3.000, un patrimonio immobiliare esclusa la casa di abitazione inferiore ad € 20.000 ed un patrimonio mobiliare dei titoli in banca non superiore ad € 6.000. Per la consistenza del patrimonio mobiliare vanno aggiunte € 2.000 per ogni componente la famiglia oltre al dichiarante, fino al tetto massimo di € 10.000. il sussidio è erogato per massimo 18 mesi rinnovabile dopo 6 mesi dal precedente. Le somme verranno caricate su una card (la carta Rei, simile alla nota carta acquisti) e saranno prelevabili in contanti solo per il 50%, lasciando l’altra metà per le spese nei negozi di generi alimentari convenzionati (che offriranno sconti sul prezzo dei prodotti al pagamento con la carta), nelle farmacie e per pagare le utenze domestiche.

Gli importi variano da 187,50 euro al mese per nuclei familiari composti da una sola persona (in questo caso solo ed esclusivamente un soggetto over 55 disoccupato), a 485,40 euro per familgie con 5 o più componenti. Il messaggio n° 4636 dell’Inps invece reca le disposizioni relative alla domanda da presentare. Secondo l’Inps la domanda deve essere presentata solo telematicamente tramite la piattaforma in rete che lo stesso Istituto provvederà a predisporre. Le domande dovranno essere presentate tramite punti di accesso che ogni Comune predisporrà o tramite ambito territoriale.