Si allungano nuovamente i tempi per arrivare alla firma per il rinnovo del contratto dei docenti e del personale della Scuola e per gli aumenti degli stipendi degli statali. Secondo quanto scrive il quotidiano Repubblica, infatti, la situazione di stallo nella trattativa all'Aran sui principali nodi del contratto scuola e sulle risorse necessarie per assicurare gli aumenti in busta paga potrebbero far slittare la firma addirittura a dopo le elezioni del 4 marzo 2018. La trattativa dell'Agenzia che rappresenta il Governo dinanzi ai sindacati, inoltre, riprenderà solo la prossima settimana.
Nell'ultimo tavolo di due giorni fa si sono fatti solo dei piccoli passi in avanti, in verità non troppo favorevoli ai docenti: più doveri, più carichi di lavoro e meno diritti. E, soprattutto, con aumenti degli stipendi dei docenti e del personale Ata ben al di sotto delle attese.
Novità oggi rinnovo contratti statali e scuola 2018 sugli aumenti stipendi
Uno dei motivi principali per la mancata firma del rinnovo del contratto scuola riguarda i soldi che il Governo ha stanziato per aumentare gli stipendi degli statali e degli impiegati delle scuole. Rispetto agli accordi di oltre un anno fa tra il ministro Madia e i sindacati, ovvero gli aumenti degli stipendi di 85 euro medi, mancherebbero all'appello circa dodici euro.
Dunque la trattativa si sarebbe fermata a 73 euro. Inoltre, secondo quanto scrive il quotidiano, questi soldi sarebbero addirittura da spalmare su tre anni, ovvero sul 2016, 2017 e 2018. In questo modo, gli aumenti lordi (da dimezzare per le tasse e gli oneri previdenziali) degli stipendi dei docenti si attesterebbero sui 13 euro per il 2016, sui 20 per l'anno scorso e sui 40 per il 2018.
È evidente che un quadro di aumenti di questo tipo, non solo al di sotto di sotto di quanto promesso dal Governo (prima Renzi e poi Gentiloni), ma addirittura da suddividere per tre anni contribuirebbe ad incrementare la sfiducia del mondo della scuola per la politica.
Ultime contratti statali 2018: novità stipendi docenti e personale scuola
Proprio da alcuni istituti della riforma della Buona scuola di Renzi del 2015 potrebbero arrivare altre risorse per gli aumenti degli stipendi dei docenti con il rinnovo del contratto scuola 2018. Si parla di includere, infatti, i finanziamenti statali per il bonus insegnanti di duecento milioni e la Carta per la formazione dei docenti (500 euro all'anno a docente di ruolo per una spesa statale di 383 milioni di euro) negli aumenti delle buste paga. Si rimane sempre al di sotto delle attese del personale scuola sulle retribuzioni, ormai ferme da 8 anni, ma solo in questo caso, secondo i calcoli di Repubblica, gli stipendi dei docenti potrebbero ottenere un aumento, sempre al lordo, di circa 130 euro. Tuttavia, a questa soluzione si sta opponendo il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, preoccupata che la Buona scuola possa essere privata di due delle maggiori novità della riforma.