La Riforma Fornero non va cancellata. Ci tiene a chiarirlo il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano alle prese con la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni politiche che si terranno il 4 marzo. "Abolire la Legge Fornero? No grazie, lo abbiamo già fatto", ha commentato l'ex ministro del Lavoro spiegando i punti che dovrebbero essere ripresi nella prossima legislatura in caso di vittoria del Partito Democratico.

Damiano mira al prolungamento dell'Ape Sociale

Come già tanti sanno, l'Ape Sociale è una misura in via sperimentale introdotta nella precedente Legge di Stabilità e riservata strettamente ai lavoratori più economicamente svantaggiati con almeno 63 anni di età anagrafica e 36 anni di anzianità contributiva a condizione di non trovarsi a più di 3 anni dal raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.

Si tratta dei lavoratori che hanno perso il lavoro, degli addetti alle mansioni usuranti, dei cosiddetti caregivers e degli invalidi al 74%. Una misura che ha lasciato la maggior parte dei lavoratori privi di una copertura previdenziale e che dovrebbe essere estesa ad una platea più ampia.

Il deputato del Partito Democratico avrebbe inoltre spiegato che con l'approvazione delle nuove misure previdenziali è stato modificato l'impianto della Riforma Fornero anche se la legge non è stata del tutto abrogata. Lo stesso Damiano ha ribadito i prossimi interventi che dovrebbero essere attuati a partire dalla prossima legislatura in caso di vittoria del centrosinistra: rendere strutturale l'Ape Sociale ed estendere la platea di beneficiari.

Nel programma del Pd anche la proroga del regime sperimentale donna per dare la possibilità alle lavoratrici di lasciare in anticipo il lavoro.

Estensione della Quota 41 e nona salvaguardia

Di fondamentale importanza, anche l'abbassamento del requisito contributivo di 41 anni per l'accesso alla pensione anticipata a favore dei lavoratori precoci e l'approvazione della nona misura di salvaguardia per gli esodati utilizzando le risorse finanziarie rimaste ancora inutilizzate.

L'obiettivo del centrosinistra, inoltre, sarebbe anche l'introduzione della pensione di garanzia per le giovani generazioni penalizzate dal passaggio dal sistema retributivo al metodo contributivo. Inoltre, vanno ricordati gli interventi importanti compiuti dal centrosinistra: dall'Ape Sociale, alla Quota 41, al cumulo gratuito per i professionisti e al blocco dell'aumento dell'età per gli usuranti.