Le ultime novità sulle Pensioni anticipate 2018 al 22 marzo sembrerebbero, ad una prima lettura, piuttosto preoccupanti: investire Oggi ha messo in dubbio, in base ad una testimonianza ricevuta da un utente, che i soldi destinati all’Ape sociale, misura di uscita anticipata, possano essere già terminati. La risposta fornita effettivamente dall’ente di previdenza lascia margini di interpretazione. I dettagli.

Pensioni anticipate 2018, risorse per i futuri 'apisti' terminate?

Il dubbio nasce da un lavoratore che chiede all’Inps, e ne dà evidenza riportando la risposta ottenuta, delucidazioni circa la propria domanda in giacenza da gennaio 2018 senza alcuna risposta.

All’ennesimo sollecito l’ente di previdenza si è sbilanciato scrivendo: “Al momento non ci è possibile definire la sua domanda di verifica requisiti contributivi per l’Ape sociale in quanto siamo in attesa di disposizioni dalla sede centrale dell’Inps di Roma, per l’uso dell’esercizio finanziario 2018”. L’addetta alle risposte sui dubbi, Angelina Tortora, si dice basita dalla risposta ottenuta dal lavoratore perché mai l’Inps si era espresso in questa direzione e sottolinea che dal momento che le domande dovrebbero essere accolte, requisiti permettendo, fino ad esaurimento dei fondi a disposizione, potrebbero essere, questi ultimi, esauriti. Ragion per cui, aggiunge l’Inps, potrebbe essere in attesa del nuovo esercizio finanziario fondi per il 2018.

Poi ricorda che le domande saranno accolte, in caso di ristrettezze economiche, in base alla data di presentazione della domanda, dando precedenza a chi è più vicino alla maturazione della pensione vera e propria.

Pensioni anticipate, ritardi e temporeggiamenti o mancanza di risorse?

Noi dal canto nostro, pensiamo e speriamo di dare la giusta interpretazione.

Crediamo che il messaggio significhi semplicemente che si è in attesa di disposizioni precise da parte dell’Inps di Roma sulle tempistiche entro cui evadere le domande e su indicazioni precise relative ai fondi, già a disposizione, messi a bilancio per il 2018. Non resta che confidare nelll’Inps, affinché dia disposizioni precise, magari attraverso una circolare o un messaggio, su tale questione.

L’unica certezza, ad oggi, è che l’Inps è certamente in ritardo nella risposta sulla certificazione dei requisiti, sono ancora in attesa di risposta quanti hanno fatto domanda entro fine novembre, va da sé che chi ha fatto domanda a gennaio o a marzo, avrà dinanzi, a sé, purtroppo tempi lunghi. Confidiamo non siano problemi di risorse.