Mentre continua l'attesa per il rinnovo del contratto nazionale, la questione degli aumenti e degli arretrati dovuti ai docenti infervora gli insegnanti italiani. In molti attendevano novità nel corso di questo mese, ma, stando a quanto comunicato di recente da NoiPA, per il momento di arretrati e aumenti non se ne parla. Quando arriveranno, allora?

Arretrati e aumenti docenti: niente da fare per il mese di aprile

NoiPA ha reso noto che il 17 aprile verrà eseguita la seconda emissione di pagamenti urgenti relativi alle competenze stipendiali non comunicate sulla rata ordinaria, e che mercoledì 18 arriverà l'emissione speciale per i compensi del personale del Ministero dell'Istruzione, mentre è prevista per venerdì 27 l'emissione ordinaria.

Tuttavia sul cedolino degli insegnanti italiani non ci saranno i piccoli e tanto agognati aumenti. Come sottolineato dal presidente dell'Anief di recente, gli aumenti arriveranno "se va bene nel prossimo mese di maggio". Ricordiamo a tutti i docenti (e collaboratori scolastici, ATA, ecc.) che gli aumenti di cui stiamo parlando sono stimati, in media, in 85 euro lordi (per una stima molto rozza ma efficace del netto, si calcoli all'incirca la metà della somma). E tuttavia, se il mese di maggio sembra a oggi quello in cui più verosimilmente saranno corrisposti gli aumenti, non possiamo certo escludere che lo stallo continui. Al momento possiamo dire, in sintesi, che gli aumenti arriveranno tra il mese di maggio e l'estate 2018, ma ovviamente ci auguriamo che il prossimo mese sia quello in cui verranno riconosciuti gli aumenti ai docenti.

Per quanto riguarda le tempistiche degli arretrati, il discorso è lo stesso, sebbene non sia ancora certa l'erogazione nello stesso mese degli aumenti di stipendio. Una delle ipotesi è che gli arretrati potrebbero arrivare nel mese successivo a quello degli aumenti. Le cifre, come molti sanno, sono comprese tra i 271 e i 412 euro (netti), andranno direttamente in busta paga e saranno maggiori in proporzione all'anzianità dell'insegnante.

Il contratto e la Corte dei Conti

Si attende il via libera definitivo al rinnovo del contratto nazionale dalla Corte dei Conti, che a meno di grandi sorprese dovrebbe permettere lo sblocco delle risorse necessarie. I lunghi tempi della burocrazia italiana logorano, comunque, un po' tutti, dai sindacati che in questi giorni appaiono quasi indispettiti, per finire, naturalmente, ai docenti. A ogni modo, è lecito attendersi novità da questo fronte nell'arco di questa settimana.