Mentre migliaia di lavoratori e pensionati attendono la formazione del nuovo esecutivo, si continua a parlare di una riforma delle Pensioni che possa garantire una maggiore flessibilità in uscita: due sono le ipotesi che destano speranze e si tratta del famigerato ritorno al meccanismo delle quote.
Quota 100 e Quota 41 le ipotesi più gettonate
Con Quota 100, infatti, si darebbe la possibilità di lasciare anticipatamente l'attività lavorativa dopo il raggiungimento di almeno 60 anni di età anagrafica accompagnati dai 40 anni di versamenti contributivi come proposto dal segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini uscito vincente nelle ultime elezioni politiche tenutesi il 4 marzo scorso.
Ci sarebbe poi, Quota 41 che, invece, sembrerebbe una misura riservata ai lavoratori precoci, i quali potrebbe lasciare in anticipo il lavoro dopo la maturazione dei 41 anni di anzianità contributiva indipendentemente dall'età anagrafica. Su tali proposte sembrerebbe favorevole anche il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio e da ciò si evince la possibilità di un nuovo Governo firmato Lega-M5S.
Come già tanti sanno il Leader del Carroccio sarebbe più propenso all'abolizione definitiva della Riforma Fornero che a partire dal 2012 ha mutato radicalmente il sistema previdenziale italiano anche se non tutti gli economisti sono d'accordo. Il parere negativo, infatti, è arrivato anche dalla Banca Centrale Europea che ha sin da subito disapprovato il punto-cardine contenuto nel programma elettorale della Lega.
Intanto, come si legge dal portale pensionipertutti.it, alcuni lavoratori sono in attesa della designazione del nuovo esecutivo e avrebbero proposte nuove strade che possano garantire loro un accesso molto più semplice al pensionamento. C'è, infatti, chi propone l'estensione della Quota 41 per tutti i lavoratori visto che, lo studio di un coefficiente di usura proposto dall'economista molto vicino a Di Maio dividerebbe i lavoratori in ulteriori sottogruppi.
Inoltre, occorrerebbe tenere in considerazione anche il fatto che i numeri dei decessi è aumentato ulteriormente rispetto al 2015.
Ape volontaria alle pensioni anticipate
L'altra proposta, invece, riguarderebbe l'estensione dell'Ape volontaria alle pensioni anticipate, ovvero, a coloro che entro il 31 dicembre 2019 maturano almeno 38 anni di contribuzione oltre alla proroga della misura fino al 2020. Inoltre, si parla anche della concessione del prestito per 4 anni e 3 mesi tenendo conto dell'aumento dell'età dovuto agli adeguamenti automatici alla speranza di vita.