Le ultimissime novità sulla riforma delle Pensioni al 4 maggio 2018 giungono dalla Cisl, che si è espressa ribadendo le priorità da cui si deve immediatamente ripartire sul fronte previdenziale, per bocca di Ignazio Ganga. Tra i punti citati l’ampliamento dei mestieri gravosi, la pensione di garanzia per i giovani e la resa strutturale dell’ape volontaria e social. I dettagli emersi dalle sue ultime dichiarazioni.
Pensioni 2018: integrare quelle obbligatorie con quelle dei fondi pensione
Ignazio Ganga, della Cisl, si è detto in linea col pensiero espresso dalla Commissione europea circa la necessità dell’Italia di andare verso misure che integrino le prestazioni obbligatorie con quelle dei fondi pensioni, rafforzando la capacità ri-distributiva delle prime.
Si dovrebbe dunque riaprire, non appena sarà insediato il nuovo Governo, con quanto si è cercato di fare con i Governi precedenti, andando a sanare ancora le mancanze.
Fondamentale per il sindacalista che il Governo si formi quanto prima al fine di riprendere la piattaforma unitaria sulla previdenza. Lo scopo in primis quello di rendere strutturale l’ape in tutte le sue forme ossia volontaria, aziendale e sociale. Estendere, attraverso la commissione preposta, che dovrebbe formarsi quanto prima, i mestieri gravosi già ampliati nell’ultima Legge di bilancio 2018. Tornare a ragionare su una pensione contributiva di garanzia per i giovani, con carriere tardive e discontinue. Importante, a detta di Ganga, incentivare affinché vi sia l’adesione ai fondi di previdenza complementare.
Di parere contrario pare invece l’agenzia di Rating Standard & Poor’s che ritiene invece importante non andare a fare modifiche strutturali né sulla riforma del Lavoro né su quella delle pensioni, al fine di non mettere a rischio la solidità dell’Italia, il cui rating al momento è stato confermato. Un chiaro monito, che giunge nuovamente dall’estero, a non essere sprovveduti, perché, dice chiaramente Standard & Poor’s, che mette in allerta l’Italia, ci vuole poco per perdere la fiducia dei consumatori e delle aziende.
Al momento non verrà posta in discussione la partecipazione dell’Italia all’Eurozona, ma è chiaro il riferimento a non toccare la Riforma Fornero, che garantisce solidità. Cosa deciderà di fare a vostro avviso il Governo che si insidierà? Ascolterà il monito o procederà verso modifiche strutturali al tanto detestato sistema previdenziale odierno?