Matteo Salvini, intervenuto all'assemblea Confesercenti di Roma, ha toccato vari punti inerenti il programma di governo e, tra questi, non poteva mancare un chiaro riferimento al sistema pensionistico. Il Ministro degli Interni è stato piuttosto deciso quando ha affermato che uno degli obiettivi primari della maggioranza sarà "smontare pezzo per pezzo la legge Fornero", facendo partire al più presto quella che è stata definita la quota 100.

Pensioni: obiettivo quota 100, le dichiarazioni di Salvini

Stando a quanto affermato da Matteo Salvini all'assemblea Confesercenti, il governo Lega-M5S punta ad intervenire quanto prima su alcune questioni ritenute prioritarie.

Tra queste - come riportato da Rai News - il vicepremier ha citato il limite ai pagamenti in contanti (oggi fissato a 3.000 euro), che secondo lui andrebbe abolito. Inoltre ha anticipato che si lavorerà per introdurre la cedolare secca anche per i commercianti e l'eliminazione del versamento dell'Imu sui negozi sfitti.

Naturalmente, non poteva mancare un ampio passaggio sulla riforma del sistema pensionistico, uno dei punti-chiave del contratto di governo. Secondo Matteo Salvini, infatti, sarà necessario rivedere profondamente la legge Fornero, varando la quota 100 che prevede l'uscita dal lavoro per chi ha raggiunto i 41 anni di anzianità contributiva. In merito alle coperture, pur assicurando che ci saranno, il leader della Lega non si è soffermato troppo sull'argomento, evitando di scendere nel dettaglio.

Salvini non parla dei limiti menzionati da Brambilla

Matteo Salvini, nel suo discorso dinanzi alla platea di Confesercenti, parlando della quota 100 non ha mai fatto riferimento ai limiti menzionati a "Porta a Porta" da Alberto Brambilla, esperto in materiale previdenziale che ha dato un grosso contributo nella stesura del programma di governo.

Infatti, a differenza del vicepremier, il presidente del Comitato Tecnico Scientifico di Itinerari Previdenziali, durante il talk-show condotto da Bruno Vespa ha spiegato che la misura potrà essere attuata, ma dovrà riguardare coloro che avranno almeno 64 anni d'età e 36 di contributi. Inoltre il calcolo dell'importo pensionistico dovrebbe lasciare invariato il retributivo fino al 1995, mentre il contributivo andrebbe aggiunto dal 1996 al 2011.

Infine, siccome il nuovo sistema pensionistico punterà a "premiare il lavoro", alla quota 100 accederanno coloro che al più avranno 2 anni di contributi figurativi, escludendo però servizio militare, maternità e puerperio. Insomma, una serie di vincoli e restrizioni di cui Salvini non ha parlato a Confesercenti e che, indubbiamente, in vista dei lavori per attuare modifiche al sistema previdenziale andranno certamente affrontati.